Frattesi docet. Lo striscione della Nord, l'esultanza di Thuram e l'ingresso di Arna: la parola d'ordine è "fame"
"Frattesi alla vetrata ne è la dimostrazione: uniti con forza, carattere e determinazione". Un messaggio semplice e chiaro, arricchito da tre punti esclamativi. La Curva Nord ha accolto così l'Inter Campione d'Italia a San Siro in occasione dell'esordio stagionale contro il Lecce.
L'esultanza rabbiosa di Frattesi dopo il gol del 2-1 momentaneo di Thuram contro il Genoa è già diventata l'emblema della stagione nerazzurra. La parola d'ordine, annunciata in primis da Inzaghi nella prima conferenza stampa, è "fame". L'Inter non deve correre il pericolo di sentirsi sazia dopo lo storico traguardo della seconda stella e deve cercare un bis che in Italia manca da troppo.
Confermarsi è sempre difficile, l'inter 24/25 ha ancora fame? Questa è la domanda che tutti si sono posti ad inizio stagione. In queste prime due uscite, nonostante non sia ancora al 100% a livello fisico, la squadra ha dimostrato di avere ancora fame.
La rimonta contro il Genoa, cancellata poi dall'errore di Bisseck, è già una prova. Se cercate altre dimostrazioni rivedetevi le esultanze del presidente Marotta sugli spalti contro Genoa e Lecce, oppure se preferite gustatevi l'esultanza di Thuram e il boato di San Siro dopo il rigore conquistato dal francese contro il Lecce.
Insomma, Frattesi docet. E c'è un dettaglio da non trascurare e che è doveroso sottolineare. L'ingresso in campo contro il Lecce di Marko Arnautovic. Spesso criticato per il suo atteggiamento in campo l'austriaco, nonostante il declassamento a quarta punta, nel finale di gara di sabato si è rivelato prezioso e si è messo al servizio della squadra, disimpegnandosi anche in importanti recuperi a centrocampo. Questo deve essere lo spirito giusto all'interno del nostro spogliatoio perché è proprio lì che nascono i veri successi.
Tutto in attesa del rientro in campo del Capitano. Lui sì che ha sempre fame.