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Fredy, il tifoso interista non dimentica

di Marco Barzaghi

Tuoni e fulmini. La perturbazione atlantica che ha funestato il Nord Italia per fortuna se n’è andata, lasciando però purtroppo detriti e macerie e in casa nerazzurra un grosso punto di domanda: "Come si dovrà comportare l’Inter?”. Dopo questi giorni di allerta meteo 1, con le prime artigliate di Erick Thohir, sarà tanto curioso quanto scontato capire come il popolo nerazzurro accoglierà il figliol prodigo Fredy Guarin, dopo che lo stesso colombiano ha forzato, e non poco, la mano per svuotare l'armadietto di Appiano e riempire quello di Vinovo.

In casi spinosi di questo tipo di solito serve una vera e propria formula magica, una sorta di riavvicinamento tra due fidanzati che si sono lasciati in malo modo perché uno dei due si è fatto distrarre da una terza, affascinante, persona. Volente o nolente, la Juventus oggi infatti rappresenta questo: possibilità di vincere lo scudetto, giocarsi l'Europa League e la prospettiva di competere per vincere la Champions l'anno prossimo. Bersagli che al momento fanno solo parte del passato dell'Inter che, a meno di clamorose rincorse e rimonte, non potrà garantire. Senza dimenticare che, molto probabilmente, i bianconeri nella prossima stagione avranno un Pogba, venduto a peso d’oro, in meno: proprio per questo Guarin si sentiva già in tasca ¾ di maglia da titolare dell’anno prossimo. Tutti aspetti che hanno ammaliato Fredy, che si è scordato di quanto può essere ancora importante e fondamentale per questa Inter, alla ricerca del vero top player, ma forse un po’ l’ha capito dalla sommossa popolare che si è scatenata per il suo passaggio in bianconero.

Ora ci si trova di fronte a una situazione non facile. Ci sono Guarin, l'Inter e la Juventus, l'amante, ma non una delle tante, bensì quella tanto odiata dai tifosi nerazzurri, quella della serie "con tutte, ma con lei no!". Difficile interpretare il gesto di voler tornare subito in campo con i compagni, di volersi confrontare con Mazzarri prima e con Ausilio poi. Un vero ripensamento o un'azione di facciata? Qualunque cosa essa sia potrebbe essere un gesto che non basterà. Il tifoso interista queste cose non le dimentica facilmente, il tifoso interista vuole prestazione, sudore, voglia, attaccamento alla maglia insomma, voglia di vincere per quei colori che non possono essere dimenticati così facilmente per il bianco e per il nero. Sarà assurdo pretendere ora tutto e subito da Guarin, ma se non dovesse concretizzarsi un trasferimento last minute, il "Giaguaro" dovrà mettersi in quest'ottica di idee, se non per l'Inter, almeno per il Mondiale.

Con lo sforzo di tutti, se non dovesse arrivare la tanto sospirata offerta soddisfacente dall’estero, si dovrà arrivare a una sorta di compromesso, che potrà fare il bene di tutta la famiglia, dell'Inter e del giocatore. Per poi dirsi addio magari a fine stagione. Che torni il sereno, quindi, in questi mesi di campionato che rimangono, spazzando via tutto, detriti e macerie, tuoni e fulmini, che non fanno bene a nessuno.


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