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Gufi e #mazzarrivattene messi da parte, stavolta vince la linea verde

di Marco Barzaghi

I tifosi dell'Inter ormai si devono abituare a vivere come al luna park, sull'ottovolante nerazzurro non ci si annoia mai, salite e discese da far paura, una strana sensazione allo stomaco con cui hanno ormai imparato a convivere dal post-Triplete in poi. I gufi o pseudointeristi invece per il momento devono mettersi il cuore in pace, almeno per due giorni. Nel calderone di St. Etienne infatti la squadra, pur in emergenza, ha dato un segnale importante. Niente di trascendentale ma ha giocato come non aveva fatto a Parma o in altre partite da dimenticare, dimostrando di esserci e anche di essere più che mai dalla parte di Mazzarri. Il tanto odiato WM, il #mazzarrivattene, è riuscito a uscire momentaneamente da un momento difficilissimo con un bel doppio passo, Federico Bonazzoli titolare nella partita forse più importante della stagione, almeno per la sua panchina, merita un bel “Mi piace”, così come l’altro +1 alla voce esordi, con Palazzi che va ad aggiungersi al Bona e a Camara, aspettando Puscas e magari qualche altro. 

Dopo aver lanciato in pianta stabile Kovacic e Icardi, regalato al Brasile Juan e Dodò, il “vecchio conservatore” Mazzarri sta facendo sognare tanti giovani che si sono fatti trovare pronti, come Mbaye, tra i più positivi al Geoffroy-Guichard, oltre ai Primavera che stanno facendo veramente molto bene anche in tutti gli allenamenti. Adesso perlomeno non si potrà più imputargli di far giocare solo i vecchi, che invece ha prepensionato in massa, mettendosi contro una bella parte della tifoseria nerazzurra, dall’ultima partita partita di Zanetti a San Siro, a lasciando andare, d’accordo con la società, i Cambiasso, i Samuel e i Milito.  

Tralasciando un attimo la battaglia contro il FPF di Thohir e della sua dirigenza per cui c’è comunque un certo ottimismo che di questi tempi non è così male, penso che adesso bisogna concentrarsi ancora sul campo. Sistemato il girone di coppa, ora bisogna cercare quella continuità che ancora manca in campionato per provare a fare il salto di qualità che in molti si aspettano. All'orizzonte ci sono Verona e, soprattutto, Milan e Roma dopo la sosta, un tris che potrebbe distruggere tutto, prolungare l'agonia o al contrario, come gli interisti, quelli veri, sperano, cancellare tante ombre e disegnare finalmente una bella discesa dell'ottovolante. I gufi hanno già cominciato a volteggiare su loro stessi col fischietto in bocca, hanno tanta voglia di trasformarsi di nuovo in avvoltoi, ma sarebbe proprio bello prenderli metaforicamente a pallonate e rimandarli tutti a casa.


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