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Hasta la Viktoria

di Stefano Bertocchi

Ore 18.45, Stadio San Siro, Milano. È qui che questa sera l’Inter si giocherà il primo (inaspettato) obiettivo stagionale: la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Con un turno d’anticipo e in un gruppo che al momento del sorteggio non vedeva di certo Lautaro e soci tra i favoriti, vista la scomoda concorrenza di Bayern Monaco e Barcellona decretata dall’urna di Nyon.

Un concetto, quello generale di 'vedere' l'Inter già in direzione Europa League prima del tempo, ricordato alla vigilia della notte europea più importante sia da Henrikh Mkhitaryan ("Non siamo ancora passati. All'inizio nessuno credeva in noi, però noi abbiamo creduto in noi stessi") che da Federico Dimarco ("Per noi è una finale, ci giochiamo il passaggio del turno, con la testa giusta e la calma bisogna raggiungere un obiettivo che dopo i sorteggi alcuni pensavano impossibile. E invece siamo qua a giocarcela"), fino ad arrivare a Simone Inzaghi ("Sapevamo il giorno del sorteggio che non eravamo stati fortunatissimi, però sapevamo che ce la saremmo giocata con le nostre armi. Per ora non è ancora stato fatto niente, domani abbiamo una grande occasione davanti ai nostri tifosi").

Dopo i due colossi, il terzo ostacolo nel cammino nerazzurro verso la fase ad eliminazione diretta è invece il Viktoria Plzen, battuto a metà settembre in Repubblica Ceca con un comodo 2-0 firmato Dzeko-Dumfries. Un risultato che ieri regalava i primi 3 punti del girone alla squadra di Inzaghi e che oggi rappresenta un prezioso match ball per la qualificazione. Uno di quegli appuntamenti da non sbagliare. Ad unirsi alla banda questa volta ci saranno anche Romelu Lukaku, ai box da fine agosto per il problema alla coscia sinistra e finalmente pronto al rientro, e Roberto Gagliardini. Per Marcelo Brozovic, invece, "manca ancora qualche giorno", come ammesso da Inzaghi davanti alle telecamere di Sky Sport. 

In quanti, al momento del sorteggio, avrebbero firmato per giocarsi l’accesso agli ottavi alla penultima giornata in casa contro il Viktoria Plzen? Tutti, c'è da scommetterci. A partire dal presidente Zhang fino ad arrivare ai magazzinieri di Appiano Gentile. Lo scenario era inaspettato, ma adesso è vicino alla realtà.

Ciò è stato reso possibile dalle grandi risposte del Biscione nella doppia sfida contro il Barça, vero avversario da superare nella folle corsa al secondo posto in quello che è stato ribattezzato dai media come il ‘Gruppo della morte’. Prima il vitale successo a San Siro nel nome della sofferenza, poi l’impresa sfiorata al Camp Nou con una prestigiosa qualificazione a due turni dalla fine dei giochi sfumata solo nel recupero a causa dell'incornata del 3-3 di Lewandowski, decisiva per rinviare tutti i discorsi (almeno) alla giornata di oggi. Dove c’è in palio una qualificazione di prestigio che l’Inter deve prendersi con le unghie e con i denti, davanti ad un San Siro sold out e pronto a trascinare la squadra dal primo al novantesimo minuto. Per tagliare il traguardo servono altri tre punti. Hasta la Viktoria.


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