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Il bilancio comanda, ma le idee sono gratis

di Fabio Costantino

L'ultima volta che ne abbiamo parlato su questo spazio online si era detto, iperbolicamente, che la nostra dirigenza avrebbe potuto serenamente andare in vacanza e lasciare tutto com'è, dopo aver preso dal Genoa Joseph Martinez, ultimo tassello mancante nella rosa da mettere a disposizione di Simone Inzaghi. E ancora una volta è emerso l'universale concetto che forse è meglio mordersi la lingua perché Murphy è sempre in agguato con la sua legge. Perché? Perché nel frattempo purtroppo Tajon Buchanan si è rotto la tibia e ci ha dato appuntamento a novembre nel migliore dei casi. Una tegola non da poco per l'esterno canadese, chiamato a recitare un ruolo importante dopo i cinque mesi di apprendistato della scorsa stagione. La preparazione gli sarebbe stata utile, una volta rientrato dalle vacanze poste nazionale, per guadagnare ulteriore spazio e magari farsi apprezzare anche sulla fascia destra, dove a causa del ritorno di Juan Cuadrado dall'infortunio ha dovuto mettersi in coda. L'augurio è che i tempi siano brevi e che possa tornare a essere una risorsa per l'Inter entro fine 2024.

Intanto questo buco inatteso nella rosa costringerà la dirigenza a rinunciare al famoso mese di vacanza. Bisogna infatti trovare un giocatore che possa riempire la casella mancante, senza pesare sul bilancio. Piero Ausilio senza troppi giri di parole ha disegnato l'identikit davanti ai microfoni: sarà un braccetto di piede mancino. Una manna per i media che adorano il calciomercato, una sorta di 'Indovina chi?' che restringe il campo e permette di buttare in mezzo quotidianamente diversi nomi con un ruolo ben preciso e senza sparare nel mucchio.

Sinceramente più che pensare che sia la proprietà a imporre un certo tipo di profilo giovane invece del classico parametro zero un po' più esperto, come emerso ultimamente, a decidere chi otterrà l'incarico verosimilmente sarà il bilancio. Perché al netto delle preferenze che si possano avere la dirigenza non può permettersi di aumentare eccessivamente il costo squadra per colui che ad oggi sarebbe la classica toppa imposta dal fato. Un dettaglio che taglierebbe inesorabilmente fuori la candidatura di Mario Hermoso, sicuramente il giocatore più adatto e con maggior blasone per ricoprire questo ruolo. Ma, rovescio della medaglia, troppo costoso e troppo qualificato (sì, come si dice ai colloqui di lavoro) per sostituire l'irrinunciabile Alessandro Bastoni 10, 15 volte in stagione, quando squalifiche o raffreddori hanno la meglio sul miglior interprete al mondo del ruolo. Uno spreco di risorse per chi non ne ha di inesauribili, per quanto aumenterebbe e non di poco il tasso di qualità già alto del reparto difensivo (e per questo sarebbe il preferito in Viale della Liberazione). Si dirà: prendere oggi Hermoso come braccetto per spostarlo in mezzo la prossima stagione al posto di uno dei due centrali in scadenza di contratto e in età avanzata (i nomi li sapete...). Bella idea, ma non praticabile. Hermoso non è mai stato un difensore centrale a tre, ha diversificato la sua carriera tra terzino sinistro oppure braccetto mancino. Ergo, ogni visione futuristica e tattica del suo eventuale arrivo andrebbe a farsi benedire.

Che poi non sarebbe di certo un errore anticipare un colpo in vista del domani, proprio perché in mezzo probabilmente c'è bisogno di nuova linfa e forse è proprio per questa ragione che la dirigenza non sembra avere molta fretta di tappare la falla (occhio a Kim e alle formule creative). Come detto, c'è un equilibrio finanziario che bisogna rispettare e il costo squadra non va appesantito. Ma siccome il mercato è fluido e siamo ancora all'inizio, in Viale della Liberazione non escludono l'arrivo di offerte che possano cambiare le strategie e permettere un maggiore margine di manovra. Questo ovviamente non significa che le idee non abbondino, anzi. Probabilmente i nomi usciti in questi giorni sono solo una parte di quelli che compongono la lista stilata dai nostri uomini mercato. Ma l'agenda setting impone di dare notizie tutti i giorni anche quando in realtà non ce ne sono. Ed è così che anche calciatori semplicemente offerti e mai cercati alimentano la narrazione di questi giorni nella speranza che possano essere avvolti dall'aura della concretezza.

I tifosi interisti comunque stiano tranquilli: qualunque decisione prenderà la società sarà in totale accordo con Inzaghi e questa è la migliore garanzia che possiamo avere. Perché se il bilancio ti costringe a rimanere con i piedi per terra, le idee sono gratis. E con le idee riesci anche a costruire squadre che vincono campionati con 20 punti di vantaggio sulla seconda.


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