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Il BrancAusilio tra affari low cost ed equilibrismi. E Moratti nicchia ancora

di Marco Barzaghi

Moratti che sta per lasciare a un indonesiano semisconosciuto che assomiglia molto al cantante del tormentone Gangnam Style, Mourinho per la prima volta da avversario con Mazzarri sulla panchina interista: le sliding doors interiste si stanno divertendo a capovolgere completamente e all'improvviso l'intero universo nerazzurro. A dimostrazione che i tempi sono veramente cambiati c'è poi un mercato che non decolla, faticoso, quasi snervante, con il BrancaAusilio ad arrabattarsi tra affari low cost ed equilibrismi di bilancio per cercare di dare comunque a Mazzarri i rinforzi che ha chiesto per completare la rosa. Tutto però è drammaticamente fermo, lungo e all'apparenza abbastanza deludente.

Dopo gli arrivi degli svincolati Campagnaro e Andreolli, agganciati con tempismo per non dover pagare nulla per il loro cartellino, e gli acquisti dei futuribili Icardi e Belfodil, i tifosi interisti sono costretti a leggere sui giornali delle difficoltà per riuscire a farsi dare Isla dalla Juventus, di Nainggolan e Taider che sembrano diventati quasi dei Top Players inarrivabili, o del giovane Wallace pronto ad arrivare dal Chelsea con un prestito secco, come se l'Inter si fosse tramutata in una squadretta di provincia.

Faticosa e snervante è anche la trattativa tra Moratti e Thohir, che continua al ritmo di un passo avanti e due indietro, di un blitz annaffiato con un no comment, di dichiarazioni in indonesiano difficili da tradurre e ancora di più da interpretare, di sorrisi e facce scure, studi legali e la fantomatica Banca Lazard che continua a tessere le sue trame come se fossimo in un thriller poliziesco.

I giornali praticamente ogni giorno annunciano l'accordo, le firme vicine, nuove percentuali di quote poi vedi Moratti, che se ne fila via nervoso senza dire niente e capisci che ci sarà ancora da sudare e sudare prima di vedere cosa c'è all'orizzonte del futuro del Biscione. A questo proposito dico solo una cosa. Se Moratti non dovesse essere più convinto della cessione che lo dica e metta la parola fine a questa telenovela, farebbe felici tantissimi tifosi dell'Inter e non solo, in caso contrario ci spieghi cosa succederà, cosa ha scelto per il bene dell'Inter perchè tra 75% e 25%, 35% e 65%, a salire o a scendere, di signing e closing, con Leonardo e Angelo Mario, non ci capiamo più nullla.

In mezzo a questo valzer c'è Mazzarri che continua a lavorare con una tuta ermetica a tutto quello che sta accadendo al di fuori. Le sensazioni dopo il suo primo mese sono buone per come ha lavorato, con un ritiro vecchio stile, di sudore e salite in montagna, come non se ne vedevano da anni in casa nerazzurra. In attesa di rinforzi dal mercato però la squadra, tranne qualche sprazzo interessante visto ad Amburgo, sembra forse ancora più debole di quella finita nona nella peggiore stagione dell'era Moratti. Un anno fa si sognava con Sneijder capitano e l'acquisto di Cassano, pronto a rifinire nello strama-tridentone con Palacio e Milito, che sembrava fatto apposta per tornare a almeno in Champions League, prima di infortuni sparsi e risse (Fantantonio vs Strama), anticamera del tracollo del girone di ritorno.

Adesso invece si spera che Milito, fresco 34enne, ritrovi la pozione del triplete, e che Icardi e Belfodil, tra erroracci e Ramadan, possano rivelarsi delle belle sorprese. Le sliding doors intanto si aprono e si chiudono, almeno così sembra, e si divertono, tanto. Il tifoso interista invece spera che possa essere solo una momentanea strana sensazione da caldo torrido agostano e che tutto questo possa rivelarsi solo un brutto sogno. Per aggiornamenti stay tuned. Meglio Pazza Inter del Gangnam Style.


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