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Il caso Bisseck: bentornata Serie A e bentornati leoni da tastiera

di Raffaele Caruso

Minuto 92. Genoa e Inter sono sul risultato di 1-2. Cross piuttosto innocuo nell'area nerazzurra, Bisseck legge male la traiettoria e interviene in maniera scomposta toccando la palla con il braccio. Il Var interviene e l'arbitro, dopo aver fatto proseguire, giustamente concede un calcio di rigore ai padroni di casa. Sommer lo para, ma sulla respinta può fare poco. Messias spedisce la palla in rete e l'Inter esordisce in campionato con tanti rimpianti.

Un episodio negativo e sfortunato quello di Bisseck, schierato in campo da Inzaghi dal primo minuto dopo un precampionato super. Il gigante tedesco infatti è stato senza dubbio uno dei migliori nell'estate nerazzurra e uno dei più in forma a ridosso dell'esordio in campionato. Inzaghi giustamente lo ha mandato in campo, escludendo dall'undici titolare Pavard, arrivato solo il 1° agosto ad Appiano. Non certamente uno qualunque. 

E anche contro il Genoa Bisseck è stato a lunghi tratti uno dei migliori in campo per l'Inter. L'episodio finale, che pesa come un macigno sul risultato, poi chiaramente sposta i giudizi e porta a vedere il bicchiere mezzo vuoto e non mezzo pieno. “Ha fatto un’ottima gara, poi gli ultimi 20 minuti non era lucido e per questo lo stavo cambiando con Pavard. Poi raggiunto il vantaggio ho preferito tenerlo perché il Genoa stava mettendo dei saltatori e avrei perso qualche centimetro. Lui deve continuare a lavorare in questo modo, sul secondo gol ha commesso una disattenzione ma il primo a saperlo è lui. Deve continuare a lavorare così perché è un ragazzo di assoluto valore”, le parole di mister Inzaghi nel post partita.

Nel pre partita di Genoa-Inter, Sky Sport ha rivelato come l'Inter abbia rifiutato un'offerta da 30 milioni di euro per Bisseck recapitata dal West Ham prima dell'affondo decisivo su Todibo. Il club nerazzurro crede fortemente in lui e la sensazione avuta in questi 12 mesi è che l'Inter abbia fatto jackpot. Pescato dall'Aarhus in Danimarca, Bisseck ha già triplicato o quadruplicato la sua valutazione di mercato. Lo scorso anno, quando chiamato in causa, ha fatto capire a tutti di non essere uno di passaggio e di essere già un difensore da Inter nonostante gli ampi margini di miglioramento normali per un giovanissimo come lui.

Bisseck può e deve ancora crescere, ma con il ritorno della Serie A sono tornati anche purtroppo alla ribalta i leoni da tastiera. Anche quelli di "fede" interista. I commenti negativi contro il difensore classe 2000 non si sono sprecati sui social. Come se un giocatore, a prescindere dalla maglia, dall'età e dal ruolo, non possa mai sbagliare o incappare in un errore nel percorso della sua carriera. Spoiler: anche Zanetti ha sbagliato un dribbling, anche Lautaro ha sbagliato un gol, anche Ronaldo il Fenomeno ha sbagliato un passaggio. Non sono gli errori a descrivere i calciatori, ma le loro reazioni ai loro errori. Bisseck ha un futuro luminoso avanti a sé e padre tempo lo dimostrerà. Anche ai leoni da tastiera. 


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