Il derby dei derby
Ho provato a cercare la parola "derby" sul dizionario. "Incontro tra due squadre della stessa città o regione" -si legge. Ma il derby è molto di più e sfugge a ogni definizione. Per capire il significato del derby basta prendere una giornata a caso di Serie A. Prendiamo l'ultima, per esempio. Il tifoso interista sabato ha gufato Milan, nella speranza che potesse perdere punti a Palermo, e ha tifato l'Inter contro il Lecce. Dipende da tifoso a tifoso, ma molti hanno tifato con la stessa intensità a favore dell'Inter e contro il Milan. Il derby è tutto qui: per questo vale doppio. Perché allo stesso tempo è tifare Inter e gufare Milan, tutto in 90 minuti. Questo accade in un derby normale, ma stasera sarà un derby speciale. Perché ogni stracittadina è diversa dall'altra, ognuna ha il suo sapore, la sua sfida nella sfida. In questo caso sono due i temi principali che hanno animato la lunga attesa del derby: lo scudetto e Leonardo. E sono due fili che si intrecciano e che non si possono separare, perché la rimonta scudetto passa proprio dall'allenatore brasiliano, che da quando è arrivato ha cambiato marcia ai nerazzurri. Tre partite in una: per vincere, per battere il Milan e per fare un passo avanti verso lo scudetto.
Per farlo, servirà l'Inter migliore, quella che entra in campo per vincere e che non si arrende fino al novantesimo. Tutti i giocatori possono essere decisivi, ma ce ne sono due che non hanno ancora segnato nel derby della Madonnina. Sono Wesley Sneijder e Samuel Eto'o, ora in grande in forma. E anche tatticamente potranno essere letali. L'olandese può sfruttare la posizione di Seedorf davanti alla difesa, godendo quindi di maggiore libertà. Eto'o invece può variare tra Nesta e Abate, uno lento ma esperto, l'altro rapido ma inesperto. Ma il Re Leone è sia veloce che esperto, quindi a lui la scelta. Che entrambi si siano tenuti il gol per il derby dei derby? Anche Pazzini cercherà il gol in ogni modo, perché sa che al suo posto può entrare in qualsiasi momento Diego Milito, uno che ha già punito il Milan. E poi c'è Goran Pandev, che, dopo il gol decisivo al Bayern, proverà a fare il bis. A centrocampo c'è solo l'imbarazzo della scelta: per Thiago Motta, Cambiasso e Stankovic, il gol nel derby non sarebbe una novità. Poi possono sfruttare le loro qualità di palleggio per sovrastare tecnicamente un centrocampo con Flamini e Gattuso. In difesa occhio alle incursioni di Boateng e al contropiede. Premio al miglior attore non protagonista a Zlatan Ibrahimovic, che il derby lo perderà a causa del suo nervosismo contro il Bari. Che sia dovuto alla rimonta dell'Inter? Possibile. Assente anche Lucio, che si perderà pure lo Schalke. La leadership del brasiliano mancherà molto in queste partite-chiave.
In queste due lunghe settimane, che finalmente sono finite, si sono rincorse polemiche e opinioni, ma la domanda più gettonata è stata: "Il derby sarà decisivo?". La risposta più logica, penso che l'abbia data Allegri: è decisivo più per l'Inter che per il Milan. La matematica d'altronde parla chiaro: l'Inter può andare a +1 o a -5 dal Milan. E in caso di pareggio, ipotesi che renderebbe la situazione invariata, restare a meno due. Però psicologicamente è il Milan che ha tutto da perdere, visto che è in testa da tantissime giornate. E un'altra sconfitta, unita alla perdita del primo posto, potrebbe essere fatale per il morale. Decisivo o meno, il derby vale come due partite, ovvero sei punti. Ma da qui alla fine può succedere ancora di tutto. Anche perché martedì il Milan si allenerà come al solito a Milanello, mentre l'Inter giocherà i quarti di Champions League.
Gli interisti è come se fossero su una barca, pronti per un'immersione. Tra poche ore sarà il momento di tuffarsi, per poi rimanere in apnea per un mese e mezzo. Campionato, Coppa Italia e Champions League, praticamente sempre una gara ogni tre giorni. Non ci sarà neanche il tempo di pensare, finita una partita ce ne sarà subito un'altra. Prima il derby, poi lo Schalke. Per campionato e Champions, molto dipenderà dalle prossime due partite. Quindi prepariamoci a un super-lavoro da tifosi e sosteniamo sempre la squadra, poi alla fine faremo i conti. Quindi ora concentriamoci solo sul derby, la partita che di solito si dice valga una stagione. E stavolta può essere davvero così.