Il Derby di Milano ai tempi del Covid e il jolly di Conte
Quello che andrà in scena nel tardo pomeriggio di San Siro sarà inevitabilmente uno dei Derby di Milano più strani della storia. E per capire il motivo basta dare un’occhiata generale al contesto in cui si giocherà: Inter e Milan calcheranno il prato di un Meazza semivuoto, dove non si sentiranno cori e sfottò e dove non si vedranno le solite coreografie della Curva Nord e della Sud. Ci saranno poi tanti assenti, da una parte e dall’altra, con lo sfondo di una pandemia mondiale guidata dal virus Covid-19 che continua a colpire senza sosta. Anche nel mondo del calcio.
Se da una parte il Milan ha recuperato l’ex positivo Zlatan Ibrahimovic (oltre all’infortunato Alessio Romagnoli) e tiene ai box causa virus i soli Leo Duarte e Matteo Gabbia (oltre all'acciaccato Ante Rebic) sull’altra sponda del Naviglio le cose sono un po’ più complicate: nei giorni di sosta per le Nazionali, il Coronavirus ha costretto all'isolamento domicialiare Alessandro Bastoni (che nelle ultime ore ha annunciato la negatività), Milan Skriniar, Roberto Gagliardini, Radja Nainggolan, Ionut Radu e Ashley Young. Ma i problemi di Antonio Conte non finiscono qui: il rosso rimediato all’Olimpico costa un turno di stop a Stefano Sensi e, come se non bastasse, le condizioni di Alexis Sanchez dopo gli impegni con la Roja non sembrano ottimali.
Ecco allora che le scelte del tecnico salentino sembrano praticamente fatte: Handanovic tra i pali con la solita fascia al braccio, D’Ambrosio, De Vrij e Kolarov i tre di difesa, con Hakimi - pronto a sfidare l'amico Theo Hernandez - e Perisic sulle fasce. In attacco torna ad unirsi la coppia del gol Lautaro-Lukaku (che non hanno perso il vizio neanche con Argentina e Belgio) fino ad arrivare alla mediana, dove un ipotetico dubbio potrebbe essere legato a Christian Eriksen. Se Barella e Vidal sono praticamente certi di una maglia da titolare, il terzo uomo del centrocampo nerazzurro sarà invece uno tra il danese e Marcelo Brozovic. Il croato ha dimostrato di trovarsi particolarmente a suo agio quando di parla di Derby della Madonnina e sembra essere favorito nel ballottaggio, ma non va dimenticato che l’ex Spurs torna dalla sua Danimarca con l'ambizioso traguardo delle 100 presenze tagliato e festeggiato con prestazioni da top player e un sorriso ritrovato.
Chris ha voluto mandare un messaggio forte facendo parlare il campo, senza però rinunciare a quello più pungente, arrivato attraverso le dichiarazioni ai microfoni. Dalla speranza di non restare a lungo in panchina nei prossimi mesi fino al 'grido d'aiuto' lanciato direttamente dalla sala stampa di Wembley: “Sono felice di tornare ogni volta (in Nazionale, ndr) perché qui gioco e sono contento. Naturalmente, come tutti sanno, tante cose sono cambiate: non gioco più tanto quanto al Tottenham, ma non è cambiato nulla. Sono entusiasta quando vengo in Nazionale, non importa in quale club io giochi. Sono felice qui, il c.t. mi fa giocare" il messaggio del classe '92, che ora è carico e si candida per una maglia dal 1’ o per una corposa chance a gara in corso, viste le tante assenze a centrocampo.
"Se all'Inter giochi poco o meno questo non lo so. Per me sta giocando il giusto - ha invece replicato Conte nella chiacchierata con la stampa alla vigilia del derby -. Io prendo delle decisioni per il bene della squadra, posso sbagliarle in toto, per nulla o a metà ma sono contento di quel che sta dando lui all'Inter, di come si è integrato. Penso che anche lui sia contento di lavorare con me e il mio staff e con questi compagni. Ci sarà spazio per lui e per tutti quanti, sarà una stagione lunga, difficile, estenuante. Basti pensare che domani (oggi, ndr) avremo tre centrocampisti in campo e uno solo in panchina. Poi ne avremo un'altra mercoledì con il Borussia. Ripeto, devo fare delle scelte e penso che Eriksen abbia avuto il suo spazio e abbia dimostrato il suo valore".
Per Eriksen il derby può essere la partita giusta per conquistare definitivamente l’Inter e soprattutto mister Conte: il jolly di prestigio è solo da estrarre dal mazzo.
VIDEO - 17/10/2009 - GENOA-INTER 0-5: STANKOVIC DA CENTROCAMPO, DOMINIO INTER A MARASSI