Il gigante egoista
di Daniele Alfieri
Non lo è per Romelu che a differenza di altri eroi del passato, restando in ambito nerazzurro pensiamo al no di Javier Zanetti al Real Madrid nel 2001, ha deciso non di riscrivere la trama ma di porre semplicemente la parola FINE, seguendo così la via d'uscita più semplice tracciata già dal suo 'aiutante' Conte, che a Milano lo ho rinvigorito di nuovi poteri. Nel racconto narrato a più riprese da Pupi, “si viveva un periodo difficile, ma la mia voglia di restare e di vincere con questa maglia era maggiore”. L'Inter era “famiglia”, tutti fattori che hanno “spostato gli equilibri” facendolo desistere dall'assecondare le sirene delle merengues e di altri top club. Sono altri tempi e difficilmente storie come quelle dell'highlander argentino si ripeteranno. Così Lukaku vola in Premier portando il bagaglio di esperienza maturata in Italia, rinunciando invece ad alcuni pagamenti in pendenza con l'Inter. A Londra troverà ben altri tesori (si parla già di un bonus da 3 milioni alla firma), ma naturalmente a spronarlo è stato l'obiettivo rivincita.
C'era una volta la possibilità di ri-vincere con questa società, ma il principe cinese si è trasformato in orco e i tifosi imbracciano i forconi per cacciare tutti via. La contestazione di Parma non cambia il destino: l'Inter e Lukaku hanno detto di sì al Chelsea e non c'è incantesimo che possa rompere questa doppia maledizione-decisione. Le magie spetteranno invece a Inzaghi, che dovrà essere bravo a ricostruire un'Inter tramortita dalle partenze dei suoi pezzi pregiati e a ridarle credibilità. Sì, usiamo le stesse parole di Conte che è stato l'artefice principale dell'armata schiacciasassi ammirata soprattutto lo scorso anno e che quest'estate ha dato il via all'esodo salva-bilancio. Nel finale della fiaba di Oscar Wilde il gigante, non più egoista, abbatteva il muro e nel giardino di casa risorgeva la primavera. Nel capitolo della storia dell'Inter firmata dagli Zhang non basta evidentemente lo scudetto a far felice il pubblico e per il lieto fine serviranno altri interpreti. Ammesso che ve ne sia uno.
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Lunedì 6 maggio