Il Mondiale dell'Inter si chiama Parma
Io capisco che anche il solo pensiero di sfidare le migliori squadre del mondo sia cool. Anche che partecipare al primo Mondiale per Club della storia con la nuova formula sia figo, perché lo è. La prossima estate – per quello che mi riguarda a livello personale - anziché stare sotto la sede dell’Inter dal mattino a notte inoltrata, almeno per tutta la durata del torneo, non ci saranno giornalisti in cerca di notizie in Viale della Liberazione. Si parlerà un po’ meno di mercato e un po’ più di calcio giocato.
C’è un però importante e fondamentale da mettere in luce. Il presente dei nerazzurri si chiama Parma. I ducali oggi sono il Mondiale dei ragazzi di Inzaghi. Per pensare a River Plate, Monterrey e Urawa Red Diamonds ci sarà tempo. Oggi non ha senso proiettarsi a quel che sarà. Ragionare partita dopo partita è spesso una frase fatta, ma pure un concetto vero, da applicare sempre. Anche perché in un mondo, quello del calcio, dove tutto cambio nel giro di 90 minuti, 7-8 mesi sono ere glaciali. Potranno cambiare interpreti (vedi le finestre di trasferimento) in campo e fuori, con nuovi calciatori e allenatori. Una squadra oggi meno in voga potrà acquistare fiducia. Un’altra oggi esaltata dai media potrà invece perdere fiducia nei propri mezzi. Davvero everything is possible.
Testa quindi – ma non ho dubbi che sarà così – alla sfida contro la squadra di Pecchia. Contro il Parma che storicamente è una bestia nera per l’Inter servirà una prova seria da parte di Lautaro e compagni. Guai a sottovalutare i propri avversari. Si deve vivere nel presente, imparando dagli errori del passato per avere un futuro glorioso. Altrimenti si potrebbe fare la fine di qualche club amico, i cui tifosi parlano sempre di Champions e di quello che fu nel millennio scorso, ma che ormai stanno raccogliendo solo delusioni, vedendo i rivali storici alzargli in faccia trofei su trofei. Quelli tanto per intenderci che potranno tranquillamente trascorrere un’estate al mare perché mica si sono qualificati per andare negli USA.