Il parad(r)osso di Lukaku e Cuadrado
Cari Romelu Lukaku e Juan Cuadrado, cosa avete in testa? È quello che vi vorrebbero chiedere i tifosi dell'Inter, della Juventus e i tanti appassionati di calcio in generale, in un momento storico in cui l'attaccamento alla maglia si dimostra sempre più come pura utopia. E le parole se le porta via il vento. Lo confermate voi ed altri esempi recenti, come il 'milanista dalla nascita' Sandro Tonali che abbandona la squadra del cuore per un assegno milionario arrivato da Newcastle. Insomma, ogni big italiana ha il suo voltafaccia.
Partiamo da te, Rom. Da te che ti sei più volte auto-eletto Re di Milano, che hai sempre sottolineato che in Italia c'è solo l'Inter, che sei cresciuto guardando su YouTube i video di Adriano e che, dopo essere fuggito a Londra - dopo dichiarazioni discutibili - per cercare (di nuovo) fortuna in Premier League e al Chelsea, sei tornato con la coda tra le gambe. Dopo che i Blues per riportarti 'a casa' avevano spesso 115 milioni di euro per vederti pasticciare col pallone a Stamford Bridge, marcire in panchina, sbarcare ancora a Milano e riaverti ora di nuovo sul groppone. Sei tornato all'Inter promettendo ai tifosi che avresti riconquistato il perdono in campo, ma fuori da quel rettangolo verde ti sei solo guadagnato insulti. Come quelli piovuti ieri dalla Curva Nord, che ti ha bollato come un "vile mercenario da quattro soldi" e un "infame". Perché dopo che pubblicamente dici che "Mai, mai, mai, mai, mai" saresti andato alla Juventus o al Milan, ti rendi umanamente ridicolo trattando segretamente con la più grande rivale del club che ti ha fatto tornare grande. Perché in Inghilterra, e questo lo sai bene, eri visto come uno dei tanti. Tu dici 'mai'? L'Inter dice 'vai'. E ti chiude la porta in faccia. Anche se, per puro caso, alla fine il karma dovesse lasciarti col cerino in mano impedendoti di andare alla Juventus.
Poi ci sei tu, Juan. L'anti-Inter per eccellenza, non solo per gli 8 anni trascorsi a Torino vestito di bianconero, ma anche - e soprattutto - per gli atteggiamenti avuti in tanti Derby d'Italia: i continui e fastidiosi confronti verbali (e non) con il nemico di fascia Ivan Perisic; il rigore furbescamente (ed antisportivamente) conquistato all'Allianz Stadium nelle ultime giornate del 2021 contro un'Inter già campione d'Italia - e sotto gli occhi di un colpevole Calvarese - che ha di fatto permesso alla tua Juventus di qualificarsi alla Champions League nell'anno successivo; la 'rissa' nel finale della semifinale di Coppa Italia della passata stagione, culminata col pugno all'indirizzo di Handanovic che, ironità della sorte, ti porterà ora a scontare due giornate di squalifica proprio con la tua nuova squadra. La rivale sportivamente più sentita dai tuoi ex tifosi che ora hai spinto a dedicarti cori poco carini fuori dal J-Medical.
Quella notte, sotto il cielo di Torino, voi due siete riusciti a farvi sbattere in faccia un cartellino rosso. Ricordate? Tu, Rom, per la reazione scatenata dalla tua esultanza dopo il rigore segnato per zittire i tuoi prossimi tifosi (?) che fino a ieri ti davano della scimmia. E la battaglia contro il razzismo? Forse è solo di semplice facciata. Tu, Juan, perché sei andato a stuzzicare l'ex capitano della tua nuova squadra che hai poi tentato di centrare con un gancio destro come se volessi imitare la versione fake di Mike Tyson. E per giunta con scarsi risultati. Un vero e proprio parad(r)osso. Quella doppia espulsione, forse, era un segno del destino: il cartellino rosso, adesso, ve lo siete meritati entrambi. Stavolta non da un arbitro, ma dai vostri vecchi (e nuovi) tifosi.