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Il riscatto che (non) serviva

di Daniele Alfieri

Chiamatelo riscatto. Per molti una sfida scontatissima, non per Mazzarri che aveva puntato a tenere alta la tensione dopo il tracollo di domenica con il Cagliari e dopo i primi minuti si capisce perché. Stesso palcoscenico, a mutare è il copione. L'Inter batte il Qarabag 2-0 a San Siro ed esce stavolta tra gli applausi dei suoi tifosi. Ma l'impegno per i nerazzurri comincia in salita. Gli azeri fanno intendere di non essere arrivati a Milano per una gita di piacere e l'undici di WM, più remissivo rispetto al solito nonostante la diversa caratura dell'avversario, impiega un quarto d'ora per entrare in gara. Deve pensarci come al solito il Fante di Coppe D'Ambrosio, il cui destro è baciato dalla deviazione di un difensore. Traversa e poi dentro, la ruota gira anche per noi. 

Dagli incubi di campionato al sollievo europeo, Icardi dimentica i crampi e decide di non sprecare l'assist dell'ormai fidato partner Osvaldo. Raddoppio e firma di Maurito sul finale di una partita tirata, Mazzarri molla la presa sulle bottigliette e torna ad esultare. I fischi sono già alle spalle per un’Inter turnoverizzata e pronta a rituffarsi lì dove le acque sono meno tranquille. La Serie A è alle porte e stavolta non c’è nessun turno 'agevole' in casa, ma l’esame – quello vero – al Franchi di Firenze contro una squadra affamata di punti e decisa a vendere cara la pelle davanti ai propri tifosi dopo un inizio di stagione sottotono. Lì scopriremo se contro gli uomini di Zeman si è trattato davvero di un "incidente di percorso", come ha ribadito in più di un'occasione il tecnico toscano.

Perché nonostante le sue parole l’impegno contro Reynaldo e compagni non può essere considerato un vero banco di prova per un'Inter che ci tiene a dimostrare di essere adatta ad un’altra dimensione, quella della Champions. Quale sfida allora se non contro un avversario diretto come la Fiorentina per rilanciarsi nella rincorsa al terzo posto, unico gradino del podio che per ora sembra accessibile vista la superiorità confermata dalle grandi duellanti Juve e Roma? Riscatto in parte dato dal risultato che mette l'ipoteca sul primato nel girone europeo, ma i nerazzurri per lunghi tratti della partita non hanno certamente brillato e WM lo sa bene. "Volevamo la vittoria ed è arrivata", l'Icardi pensiero a fine match. Da adesso in poi però servirà altro per rispondere ad una batosta come quella di domenica e tornare a ruggire nelle zone alte. Il riscatto, appunto, quello vero.


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