Inter senza ritmo e creatività, poi l'unica distrazione del Siena...
I tre punti colti nel finale grazie ad una clamorosa distrazione di tutto il pacchetto arretrato del Siena dovrebbero stemperare le considerazioni critiche sulla partita abulica, priva di ritmo e di creatività dell'Inter. Ma i lunghi e inutili fraseggi orizzontali che davano solo l'opportunità al Siena di riposizionarsi e ogni tanto di ripartire non possono essere dimenticati. Il 4-4-2 proposto da Ranieri non convince in nessuna fase della partita e in nessun reparto. Non trovando mai spazi centralmente la manovra finisce sugli esterni ma il massimo risultato è un cross a rientrare di Alvarez o un dribbling a testa bassa di Zarate.
Ranieri non soddisfatto li cambia entrambi nella ripresa ma le cose non migliorano perché è in contesto generale che non funziona.
La fortuna dell'Inter è che il Siena non affonda quasi mai con convinzione il contropiede altrimenti sarebbero stati guai grossi per la traballante difesa nerazzurra che, non protetta adeguatamente dal centrocampo, va spesso in affanno sui tagli centrali di Brienza e Mannini e sugli smarcamenti in area di Larrondo e soprattutto Calaiò. A tenere in piedi la baracca nerazzurra, ancora una volta capitan Zanetti, autore di un paio di chiusure provvidenziali e della percussione, palla al piede, che dà il via all'azione del gol. Azione che prosegue con Thiago Motta, lasciato colpevolmente solo, e con Castaignos, marcato all'esterno da Rossettini.
L'Inter ringrazia invece di doversi leccare le ferita. I tre punti sono una manna dal cielo che dovrà servire a dare fiducia e nuovo slancio a una squadra che sembra troppo lontana dal rendimento auspicato.