Inzaghismo is back. Con una sorpresa e con un asterisco
Verona, Lipsia e Parma: 9 gol fatti e un solo gol subito (l'autogol sfortunato di Darmian). Ma soprattutto il ritorno dell'Inzaghismo in campo. Nelle ultime 13 partite sono arrivate 11 vittorie e 2 pareggi considerando tutte le competizioni, ma nelle ultime tre partite l'Inter ha dato la sensazione di essere tornata quella squadra stratosferica ammirata per lunga parte nella stagione 2023/24.
Nonostante i risultati convincenti ottenuti dopo la sconfitta nel derby, l'Inter non aveva dato quella sensazione di onnipotenza riassaporata negli ultimi 180 minuti. Le avversarie in campionato non erano certamente di alta classifica, ma contro Empoli e Venezia, ad esempio, l'Inter aveva sudato per portare a casa i tre punti. Contro Verona e Parma non c'è stata mai storia.
L'Inter è tornata a dominare la partita, a concedere pochissime palle gol, a praticare quel calcio armonioso che ha caratterizzato l'avventura di Inzaghi sulla panchina nerazzurra. Il merito è soprattutto del centrocampo e non è un caso che il livello delle prestazioni si sia alzato con il ritorno in grande stile del terzetto Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan. Se girano loro tre, l'Inter gira che è una meraviglia.
Viene allora da pensare cosa potrebbe essere l'Inter con un Lautaro versione 2023/2024. Contro il Parma ci sono stati segnali incoraggianti dal punto di vista fisico, meno da quello della lucidità sotto porta. Il Toro sta ingranando, all'Inter servono i suoi gol pesanti e la speranza è che se li stia conservando tutti per la seconda parte della stagione. Ad oggi il Capitano è l'unico strumento da sistemare nell'orchestra Inzaghiana.
Ma c'è un fiore sbocciato all'improvviso nel giardino nerazzurro tra Verona e Parma. Ed è quello di Correa. Il Tucu, dopo la super prestazione a Verona, ha confermato di essersi sbloccato a livello mentale, tornando a giocare a San Siro. I fischi si sono trasformati in applausi, gli assist per Dumfries e Lautaro fanno ben capire cosa l’argentino può ancora dare a questa squadra.
Siamo ancora al 9 dicembre, l'Inter non è ancora a metà strada del percorso tortuoso, ma chi parlava di squadra sazia deve rivedere i suoi pensieri. L'Inter è ancora affamata, l'Inter è ancora la più bella da vedere in Italia, l'Inter è ancora la squadra da battere, ma soprattutto l'Inter è ancora consolidata nelle mani di Simone Inzaghi. Ed è la cosa più bella che un tifoso dell'Inter può augurarsi.