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L'agenda Moratti: la verità su Sneijder, top player, nuovo stadio e... Saponara

di Guglielmo Cannavale

InnaMoratti. Ancora, dopo 18 anni di Inter. Il presidente però è sempre più dentro a tutte le vicende, anche di mercato, della società. E' giusto che sia così, non è una sorpresa. L'Inter lavora su tantissimi fronti, dal calciomercato allo stadio, passando per le questioni interne. Tenendo ovviamente conto del bilancio, che è il dato più importante. Nell'ultimo bilancio infatti si è registrato un passivo di 77 milioni di euro (77.147.296 euro per la precisione). La situazione resta negativa, anche se c'è un miglioramento: passivo ridotto di 34 milioni di euro rispetto al bilancio 2010-11. Per questo l'Inter al momento non può permettersi grandi spese, soprattutto a gennaio. 

Il nuovo progetto però è iniziato, nella scorsa stagione. Importanti i primi tagli per quanto riguarda gli ingaggi, così come gli acquisti importanti di Handanovic, Guarin e Juan. Siamo soltanto a metà dell'opera, ma la strada è chiara e non si vuole tornare indietro. A giugno infatti si conta di continuare con la politica di abbassamento degli stipendi, ragionando su alcune situazioni delicate. Milito, Cambiasso e Stankovic, ad esempio, sono tra i giocatori che percepiscono lo stipendio più alto. La società cercherà di trovare una soluzione. L'Inter vuole ridurre ulteriormente il monte-ingaggi e ridurre il passivo. Per il mercato di gennaio, quindi, non ci sono soldi da investire, a meno che non parta qualcuno. Tra cessioni, ingaggi risparmiati e nuove entrate l'obiettivo è di costruire un tesoretto in vista del mercato di giugno. Un tesoretto che in corso Vittorio Emanuele sono convinti di riuscire a ricavare, è nei programmi della società. Con questi soldi, quindi, l'Inter andrà sul mercato. L'Inter non ha la disponibilità ora di quelli che sarebbero i soldi per un top player (di cui si parla tanto in questi giorni). 

Inizia però a lavorare da subito per cercare di anticipare la concorrenza. Alexis Sanchez, Lucas e Lavezzi: i tifosi hanno paura che finisca allo stesso modo con Edin Dzeko e Leandro Damiao. E' possibile, assolutamente. Ma non dipende dall'Inter. L'Inter inizia a trattare ora, muovendo i primi contatti per giocatori importanti, per l'attacco e non solo. Tra i sogni di Massimo Moratti resta quel Lazar Markovic che ha impressionato a San Siro in Europa League. Anche per i vari Alexis Sanchez, Lucas e Lavezzi l'Inter si era mossa prima degli altri, ma a gennaio non ha avuto la disponibilità economica per chiudere il colpo. In estate, poi, arrivarono Barcellona e Psg a offrire cifre improponibili per il mercato italiano. L'Inter c'era su di loro e c'è ora su altri obiettivi, Dzeko su tutti. Se poi arriverà il Psg a offrire 30 milioni per il bosniaco, l'Inter non potrà rilanciare e dovrà virare su altre soluzioni. La situazione è questa, ma l'Inter anche l'anno scorso ha speso molto: Handanovic, Palacio e Pereira sono costati complessivamente più di 30 milioni. 

L'Inter spera di ricavare il più possibile dalla cessione di Wesley Sneijder, ma la priorità è liberarsi del suo ingaggio. Con il Galatasaray c'è l'accordo economico per il cartellino, ma l'olandese molto difficilmente accetterà la destinazione. Almeno per adesso dirà di no, se ne potrà riparlare negli ultimi giorni di mercato se non arriveranno altre offerte. Sneijder spera ancora nella Premier, anche se al momento non arrivano proposte. L'Inter ha accettato un'offerta da 10 milioni di euro bonus inclusi. Molto bassa per alcuni, ma non sarebbe una minusvalenza. Sneijder per il bilancio è costato 18 milioni di euro, ora, dopo gli ammortamenti, è valutato € 8.452.174. E' questa la cifra minima che chiede l'Inter per il suo cartellino, questioni di bilancio. E spera che Sneijder possa partire a gennaio, per risparmiare oltre 12 milioni all'anno fino al 2015. Non solo Sneijder, l'Inter cerca di piazzare altre pedine sul mercato per avere soldi cash da utilizzare ora. Ricky Alvarez potrebbe partire, ma solo per offerte importanti. Sempre per questioni di bilancio, l'Inter vuole incassare almeno € 9.212.000 per non perderci.

Nell'ampio discorso di aumentare i ricavi, l'Inter pensa già al futuro e al nuovo stadio. E' una necessità assoluta, Massimo Moratti si sta occupando in prima persona della vicenda. La pista più calda è quella che porta alla Mabetex, dopo la frenata con la CRCC. In Kosovo parlano già di accordo tra Moratti e il presidente Pacolli. L'Inter sta però valutando tutte le piste, ci sono molti gruppi stranieri che si sono offerti. Lo stadio di proprietà sarà quindi lo step successivo del progetto, il passaggio da sopravvivere a vivere. L'Inter vuole tornare a vincere e a recitare il ruolo di big nel calcio europeo. Serve il nuovo stadio, il prima possibile. Massimo Moratti spera di chiudere presto perché è diventata una neccessità, anche se ovviamente non ci potranno essere benefici da subito, ma solo tra 3/4 anni. 

La situazione dell'Inter quindi è questa: in miglioramento ma ancora negativa. A gennaio non si può investire a meno di cessioni. Per questo l'Inter ha dovuto rinunciare a Riccardo Saponara, un talento su cui era arrivata prima del Milan. Ora però il futuro del giovane dell'Empoli sarà rossonero, visto che hanno potuto investire parte dei soldi incassati dalla cessione di Pato. L'Inter lo seguiva e aveva stretto contatti da tempo, ma ora non poteva spendere quella cifra per la metà del cartellino. Valutazioni obbligate, in un momento così. Perché le priorità sono altre per l'immediato, non un giocatore che possa essere a disposizione per giugno. Dispiace ai tifosi, dispiace soprattutto all'Inter. Che ora vuole rispondere al Milan con un altro giovane talento italiano, Nicola Bellomo. E' un '91, centrocampista offensivo del Bari. Ausilio ieri ha incontrato il suo agente, l'inter vuole fare sul serio. Bellomo è già a metà tra Bari e Chievo, ma piace molto così come l'altro talento del Bari, Galano. Bellomo è di Bari vecchia, è interista: proprio come Antonio Cassano. Forse anche per questo l'Inter ha 'mollato' Saponara?


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