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L'alieno Eto'o

di Domenico Fabbricini

Un momento straordinario. È quello che sta attraversando in questo avvio di stagione Eto’o, sempre più decisivo, sempre più trascinatore di questa Inter. In campionato come in coppa è sempre sua la zampata vincente: una media spaventosa, un gol ogni 39 minuti prima di questa partita, e il gol, ironia della sorte, è arrivato proprio al minuto 39, tanto per non smentirsi e dare continuità a questa perfezione matematica. Mai come quest’anno il camerunese ha inciso così tanto sulle vicende nerazzurre, probabilmente il “merito” è anche la carente condizione fisica di Milito, che ha favorito lo spostamento al cento dell’attacco di Eto’o, in quella che è la sua posizione preferita. Lunedì scorso, scherzando, in trasmissione a Streamit Soccer parlavamo di un Milito out che avrebbe “favorito” il compagno d’attacco Eto’o: partendo dal presupposto che un Milito fuori forma può essere solo uno svantaggio, per guardare il bicchiere mezzo pieno dell’emergenza infermeria diciamo che in quella zona Eto’o sa esprimersi al meglio, e lo ha ampiamente dimostrato. E l’interrogativo nasce spontaneo: riuscirà Benitez a riportarlo largo a sinistra quando il Principe si sarà ristabilito? Dovrà farlo causa forza maggiore, pena cambiare modulo, ma questa è un’altra storia, Mourinho ha dimostrato che gli equilibri della squadra possono trovarsi anche in altre maniere, quindi intanto facciamo buon viso a cattivo gioco e godiamoci questo Eto’o di un altro pianeta.

Ma la coperta continua a restare troppo corta, oggi gli attaccanti convocati erano solo tre: Eto’o, Biabiany e il giovane Alibec (Coutinho figurava come centrocampista), certo la sfortuna ha lasciato fermi ai box Milito, Mancini e Suazo tutti insieme, ma lo stesso Benitez a fine partita ha confermato che insieme allo staff tecnico si sta già approntando una strategia di mercato che dovrà portare, a gennaio, almeno 3-4 pedine che diano maggiore respiro e freschezza innanzitutto all’attacco, e magari anche in altre zone del campo. Che Messi sia una battuta o un reale pensiero di Moratti poco cambia in questo momento, di sicuro non sarà un rinforzo di gennaio ma forse ci si potrà lavorare a lungo termine, prendendo in esame numerose variabili (dal valore del cartellino ad eventuali contropartite e coinvolgimento di sponsor), ma di sicuro a gennaio un altro attaccante si proverà a prenderlo: indiscrezioni che vi abbiamo riportato in settimana riguardo una valutazione di circa 9 milioni per Palacio confermano che la volontà di investire un buon gruzzolo di milioni in quella zona del campo. Il calciomercato, anche se non si vede, c’è sempre, e si fa in ogni momento dell’anno. Intanto godiamoci un’Inter ancora una volta in vetta alla classifica, sebbene in coabitazione con il Milan (in attesa di Lazio e Napoli), per rinforzare la rosa c’è ancora tempo.
 


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