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L'importante è rispondere. Sempre

di Maurizio Pizzoferrato

La beffa con la Juve, quel pari che sa di sconfitta per come è arrivato, è stato parzialmente riscattato dal secco 3-0 rifilato all'Empoli in terra toscana. Non era scontato che la Beneamata tornasse prontamente al successo dopo solo tre giorni dallo spreco contro i bianconeri, ma i Campioni d'Italia hanno confermato di avere nelle corde la capacità di tornare subito sulla retta via dopo un risultato non positivo.

Al Castellani l'Inter ha giocato un primo tempo sotto ritmo, forse più preoccupata di non subire piuttosto che colpire, ma nella ripresa la squadra di Simone Inzaghi, ancora priva di Calhanoglu, faro del centrocampo nerazzurro, ha sciorinato tutta la sua forza, sia a livello di singoli che di manovra ormai consolidata. È indubbio che la sacrosanta espulsione dell'empolese Goglichidze abbia spianato la strada ad un secondo tempo a senso unico a favore dei nerazzurri, ma la determinazione mostrata nel voler conquistare tre punti così importanti conferma che, seppur con qualche imperfezione ancora da limare, la squadra non abbia assolutamente perso la voglia di rimettere, prima o poi, la testa davanti a tutti.

Ora sono quattro i punti di svantaggio dalla capolista chiamata Napoli, allenata da un certo Antonio Conte che sa come si fa. Il blitz partenopeo nella San Siro rossonera alimenta in modo legittimo le ambizioni del club azzurro, ma già questo weekend di campionato potrà essere molto indicativo su quello che i più già segnalano come il vero duello scudetto. Domani all'ora di pranzo il Napoli ospiterà l'Atalanta, la sera l'Inter se la vedrà con un Venezia rinfrancato dalla vittoria in rimonta con l'Udinese, in un Meazza che risponderà come sempre: presente. Dopo i due responsi, le contendenti si affronteranno in una sfida ad altissima quota in programma domenica dieci novembre a San Siro.

Ma mentre Antonio Conte passerà la settimana a martellare i suoi a Castelvolturno, Simone Inzaghi mercoledì prossimo dovrà presentare, sempre a San Siro, una squadra competitiva per cercare di contrastare uno squadrone come l'Arsenal nella quarta giornata della nuova Champions League, manifestazione che sta molto a cuore ai piani alti di Via della Liberazione. Per il Napoli il vantaggio di non essere presente in Europa pare indubbio per potersi concentrare solamente sul traguardo che si chiama campionato, ma è indubbio che tutti i tifosi interisti siano orgogliosi ed elettrizzati al pensiero di assistere ad un grande match di Champions dopo quello giocato e pareggiato in casa City e le vittorie contro Stella Rossa e Young Boys.

Il mister recupera pezzi importanti come Calhanoglu e Acerbi e può contare sul lento, ma costante ritorno alla migliore condizione di Lautaro Martinez che dopo il bel gol di Empoli, ha espresso il suo disappunto per il settimo posto nella classifica del Pallone d'Oro. Il Capitano è ambizioso, dice apertamente di essere forte e di voler aiutare la sua Inter a continuare a vincere, magari anche in ambito internazionale. Volere è potere, recita il proverbio e sappiamo quanto possa spostare in positivo un Lautaro come quello che ha incantato nella scorsa stagione, che ha sancito la conquista della seconda stella. Ma ogni conquista passa per il campo, dove il passato conta relativamente e il presente impone si consapevolezza della propria forza, ma anche umiltà e voglia di migliorarsi.

Intanto domani sera l'Inter torna in campo, davanti ai suoi tifosi che spingeranno come sempre. No, la pancia non è piena.


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