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L'Inter aveva dimenticato la medicina in infermeria: torna Wes, ora ricredetevi!

di Mario Garau

Alzino la mano tutti i tifosi dell'Inter che dopo le dieci vittorie consecutive si erano dimenticati del numero 10. Se il Governo dovesse imporvi una piccola tassa, probabilmente non sentiremo più nominare la parola "crisi" con la stessa frequenza del comunissimo "cosa". Voi, cuori sognanti dello Juventus Stadium, pensavate di aver rimosso dalla vostra memoria Wesley Sneijder. Anzi, ogni volta che lo sentivate nominare, andavate in ansia. Wesley aveva per voi lo stesso effetto di una fidanzata che non vi stimolava più ma che non riuscivate a liquidare. Non sapevate proprio dove piazzarlo nello schieramento magico di Strama. Come se poi toccasse a voi schierarlo in campo. E invece, come in tutte le illusioni, gli autoconvincimenti e i momenti magici, arriva il momento di rapportarsi con la dura realtà.

E riaffiorano nella mente quelle parole di Stramaccioni in conferenza stampa. Per voi, solo banalità. Ma dietro quel "continuo a puntare su Wes, per noi è importante", c'era molto più di un semplice discorso di circostanza. Non voglio ammorbarvi con fastidiosissimi "ve l'avevo detto", ma questa è l'ennesima dimostrazione che per affrontare un campionato su tre fronti, NON SI PUO' pensare di fare a meno del giocatore con maggiore qualità nella rosa. Il pareggio col Cagliari, anzi, ha suonato un campanello d'allarme in casa Inter: questa è una squadra che quando deve fare la partita va in forte difficoltà. Mancano le verticalizzazioni, i cambi di gioco. L'attacco è prevedibile e passa soltanto dagli spunti geniali di Cassano. Ma se l'Antonio nazionale (e mica più tanto...) viene tenuto stretto, se Milito si divora gol da due passi e Palacio non ha sempre voglia e modo di sbrigarsela da solo, ecco che cominci a cantare "Mi ritorni in mente" di Battisti con il fotoritratto di Sneijder nel portafoglio.

Non so voi, ma io ho provato grandissima amarezza, ad esempio, quando ho visto calci di punizione dal limite di Fantantonio terminare in maniera poco convinta sulle gambe degli avversari in barriera. La verità è che un ritorno così "poco" atteso, rischia di essere la miglior notizia della stagione. E così, quei tantissimi che dopo la magnifica serata del 3 novembre, pensavano di essersi già accreditati come anti-Juve senza il twittomane olandese,  adesso dovranno rivedere  le proprie bozze di formazione.  Ciò non cambia però la situazione di Wesley Sneijder: la società, dopo avergli offerto un rinnovo a cifre inferiori ai 6 milioni attuali, non lo considera un incedibile. Se a gennaio ci sarà modo di venderlo (a buon prezzo) e di trovare un rimpiazzo, le porte non potranno essere che aperte. Intanto, l'olandese, da lusso dimenticato è tornato allo status di elemento necessario. Lo staff medico, la moglie Yolanthe (ovviamente via Twitter) e il tecnico Andrea Stramaccioni, ne daranno il lieto annuncio: Wesley Sneijder sta per tornare. Per la precisione, a Parma. Ma shhhh, non ditelo su Twitter o rischierete una pesante multa dalla società!


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