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L'Inter, il Milan e l'assenza di uniformità di giudizio

di Simone Togna

Critiche, fake news, smentite, il caso Skriniar, l’1-0 sull’Atalanta. L’Inter affronterà il derby contro il Milan dopo una settimana che definire turbolenta è poco, anche se sicuramente la vittoria sulla Dea, dopo il 2-1 di Cremona, non può che far bene ai nerazzurri. D’altra parte c’è una squadra che a gennaio ha fallito, o quasi, la stagione. Il Diavolo, a meno di una rimonta clamorosa sul Napoli in campionato o di una epica vittoria in Champions League (in entrambi i casi si dovrebbero solo applaudire i ragazzi di Pioli), per soldi spesi sul mercato, blasone e obiettivi reali, avrebbe dovuto fare molto, ma molto di più.

Nonostante questo, come spesso e volentieri capita, le critiche più feroci sono state rivolte ai nerazzurri che però, è bene ricordarlo, hanno già alzato al cielo la Supercoppa Italiana a Riyadh, sono ancora in corsa in Coppa Italia e hanno letteralmente schiacciato i cugini nel confronto arabo. Come sostiene Simone Inzaghi è giusto ascoltare le critiche costruttive e non quelle indirizzate ad arte. Serve uniformità di giudizio. Ergo: non ho problemi a sostenere che l’Inter potesse, anzi dovesse, fare meglio in Serie A. Ma se oggi confrontiamo quanto fatto dalle due compagini di Milano (e nel contesto in cui sono arrivati certi risultati) non c’è assolutamente paragone. Poi 'domani' potrà cambiare tutto: ma l’eliminazione in casa dalla Coppa Nazionale, lo 0-3 del King Fahd International Stadium e le aspettative generali disattese con lo Scudetto sul petto, contano eccome.

Il Milan quindi – giustamente – vorrà disputare la partita della vita. Se già normalmente in un Derby si dà tutto, immagino proprio che i rossoneri possano provare a dare 'ancor più di tutto'. Ecco quindi che l’Inter, dall’altra parte, dovrà fare lo stesso. Senza pensare di essere più forte o di aver già battuto Leao e compagni. Se proprio si deve prendere come riferimento una partita, lo si faccia di quella dell’andata, dopo sicuramente il Milan ha meritato la vittoria. O quella in cui Giroud si è girato: una gara dominata dai nerazzurri, ma terminata 2-1 per il Diavolo. Si deve sempre imparare dai propri errori. E non commetterli di nuovo.


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