L'Inter sta costruendo, non disfando. Nessuna smobilitazione, ora non si cede
Siamo ormai a Natale e l’Inter si appresta ad affrontare la Lazio da capolista. Un progetto di ricostruzione partito da lontano che ha attraversato anche momenti di fallimento e sconforto. Sembrava impossibile trovare la via della rinascita dalle ceneri del Triplete ma dopo tanti tentativi si è trovata la chiave giusta. Thohir ha trovato in Mancini l’uomo giusto per la giusta ambizione dell’Inter di tornare ai vertici del calcio nostrano ed europeo. Ad Appiano sono transitate nel frattempo tante meteore, abbiamo assistito a vari flop di piccoli, medi e presunti grandi giocatori. Tanti allenatori con molte speranze rimaste incompiute nella valigia e uno sconforto condito da sfiducia ormai disperato.
La luce è arrivata grazie a Mancini e al suo modo di vedere e fare calcio. Bravo lui, bravo Thohir e bravo Ausilio nel lavorare sodo, farsi il “mazzo” in giro per il mondo per costruire un’Inter giovane, vivace e concreta. Basta vedere l’età media della squadra e il rendimento incredibile di questa prima parte di stagione. Il mercato dell’Inter non è stato un mercato “facile” come invece successo in altre sedi. Ausilio and company si sono “sbattuti” andando a cercare l’utile al prezzo giusto con l’occhio giusto. Murillo a 8 milioni dal Granada lo abbiamo preso noi, Miranda noi, Brozovic dal nulla noi, Ljajic in prestito noi. Cessioni che hanno finanziato il mercato estivo.
Insomma una società che sta funzionando in tutte le sue parti e i suoi settori. Complimenti davvero all’Inter. Una ricostruzione fantastica fatta di giovani dal grande futuro ma nel contempo dal grande presente. Tutti vogliono ora Icardi, Brozovic e Murillo ma perché l’Inter dovrebbe cederli? L’Inter sta costruendo non disfando. Non è facile trovare giocatori di questo livello sconosciuti ai più e andarli a scovare in giro per l’Europa. Certo, di fronte a offerte assurde sarebbe folle non pensarci ma i conti vanno a posto con una sola grande eventuale cessione, non con una smobilitazione. Altrimenti tutto il resto che senso avrebbe avuto?
Ovvio che a gennaio non partirà nessuno ma se a giugno dovesse succedere qualcosa sarà per un solo grande sacrificio e non di più. E poi dobbiamo pensare che l’Inter starà già lavorando per trovare nuovi talenti giovani e a basso costo pronti ad esplodere come fatto dai prima citati. Insomma, c’è da stare tranquilli. Penso che il mercato dell’Inter per gestione, costi e rapporta prezzo-rendimento non abbia avuto eguali in Europa. Ogni tanto è anche giusto dare a Cesare quel che è di Cesare senza avere il dubbio di essere di parte, ma considerando un indubbio dato di fatto.