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La frase-chiave di Inzaghi e la soluzione per il centrocampo

di Stefano Bertocchi

"C'è bisogno di tutti". Il concetto-chiave espresso da Simone Inzaghi nella conferenza stampa di ieri a Berna sintetizza "nel migliore dei modi" (per dirla come il tecnico piacentino) il mood dell'Inter. La sempre fastidiosa sosta per le nazionali ha lasciato in eredità qualche acciaccio fisico, come l'elongazione rimediata da Zielinski con la Polonia, e qualche giocatore più spremuto del necessario, vedi la coppia azzurra Bastoni-Dimarco a cui Spalletti non ha voluto fare sconti. Come se non bastasse, a poche ore dalla partenza per Roma anche Asllani, col morale alle stelle dopo la rete con la sua Albania, ha dovuto alzare bandiera bianca per una botta al ginocchio contribuendo a riempire un'infermeria che mesi fa ha accolto Buchanan e che qualche ora prima dell'infortunio dell'ex Empoli aveva 'liberato' Barella.

Sul prato dell'Olimpico sono poi arrivate le brutte notizie dei precoci stop di Calhanoglu e Acerbi: il turco ha abbandonato il campo dopo appena 12 giri di orologio per un problema all'adduttore della coscia sinistra, mentre il difensore l'ha raggiunto un quarto d'ora dopo nello spogliatoio per un indurimento ai flessori della stessa coscia sinistra. L'esito degli esami strumentali svolti nell'affollato Istituto Clinico Humanitas di Rozzano hanno la stessa maledetta key word: elongazione. Per Zielinski, per Calhanoglu e per Acerbi. Il sospiro di sollievo è l'esclusione di lesioni che avrebbero causato permanenze ai box più lunghe, quella negativa è che la grossa mole di infortuni arriva all'alba di un mini-ciclo di fuoco che da qui alla prossima sosta vedrà i nerazzurri sfidare Young Boys (questa sera), Juventus (domenica), ma anche Empoli (infrasettimanale), Venezia, Arsenal e Napoli. Una sfilza di match che indirizzeranno il cammino del Biscione in Italia e in Europa. 

La ricetta di Inzaghi, però, è di non volare troppo avanti con la mente ma di ragionare partita per partita e non su quello che verrà. E allora zero pensieri alla Juventus, ma testa al delicato appuntamento di questa sera sul sintetico dello Stadion Wankdorf di Berna. Dove le rotazioni saranno tante: davanti al solito Sommer dovrebbero spuntarla Pavard, De Vrij Bisseck, con Dumfries e Carlos Augusto che daranno freschezza alle fasce e un attacco rimesso a nuovo dalla coppia Taremi-Arnautovic. La coperta, invece, è corta in mezzo al campo, dove il recupero di Zielinski rappresenta una boccata d'ossigeno puro. Intanto Inzaghi, in attesa del ritorno a disposizione di Calhanoglu e di Asllani (che magari riuscirà a recuperare per il Derby d'Italia) ha già anticipato la possibile soluzione: uno tra l'ex Napoli e Barella (in vantaggio) agirà da play, affiancato da Frattesi e Mkhitaryan. È in momenti come questo che c'è bisogno di tutti. 


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