La nuova era
L'uomo giusto al posto giusto. Andrea Stramaccioni si è ritrovato sulla panchina dell'Inter quasi per caso, ma non ha nessuna intenzione di mollarla. Tra lo scetticismo di molti, ha fatto ottime cose nelle poche partite che aveva a disposizione. Tutto ciò va oltre ai risultati, comunque positivi: in poche settimane Stramaccioni ha fatto innamorare i tifosi, ha conquistato i giocatori ma soprattutto si è preso il cuore del Presidente.
E Massimo Moratti, a fine campionato, l'ha confermato. Non una semplice conferma, ma una vera e propria investitura. Tre anni di contratto, nerazzurro fino al 2015. Ieri è arrivata l'ufficialità della notizia che ad Appiano Gentile sapevano anche i muri. Non chiamatelo (più) traghettatore. Andrea Stramaccioni sarà l'allenatore del nuovo progetto dell'Inter, l'uomo scelto per far ripartire la squadra nerazzurra. La società punta molto su di lui, che era stato scelto da Moratti, Branca e Ausilio di comune accordo. Erano tutti rimasti colpiti dall'allenatore che ha portato l'Inter Primavera sul tetto d'Europa.
E ora la sua Primavera, che rimane targata Strama anche se allenata ora dall'ottimo Bernazzani, si gioca anche il campionato di categoria. Lo farà contro il Milan, in un derby speciale. Stramaccioni il suo primo derby l'ha già giocato, vincendolo 4-2. Ora toccherà ai suoi ragazzi portare avanti la sua idea di gioco. Una vetrina importanti per i vari Bessa, Longo, Duncan, M'Baye e Crisetig: tutti talenti (insieme a tanti altri) che sognano un posto in prima squadra. Si potrebbero accontentare di fare esperienza in un club di Serie A o B, anche se alcuni di loro andranno in ritiro insieme a Stramaccioni.
Poi toccherà al mister scegliere se fare affidamento su di loro anche nel corso della stagione. Longo e Duncan, fisicamente e tecnicamente, sono i più pronti. Bessa quello con i colpi migliori. Anche se, come per tutti i giovani, è sempre meglio usare la preudenza. Non troppa, proprio Stramaccioni insegna. Ora il mister ha tutta un'estate per programmare la sua Inter. Scelte da fare a partire dal modulo. Dubbi che saranno sciolti sono nel corso della preseason. Si può ripartire dal 4-3-3 classico, modulo preferito di Stramaccioni, ma anche dal 4-3-2-1 con due trequartisti o dal 4-3-1-2 con due punte. Tutte varianti che saranno scelte a seconda degli arrivi e delle cessioni. I nomi non sono importanti, quello che conta è sapere che c'è fiducia nei confronti di Stramaccioni e del nuovo progetto. Perché può essere l'inizio di una nuova era. Nerazzurra.