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La verità sul Cuchu e la vergogna d'Italia

di Fabrizio Romano

Spesso in passato, mi capitava di leggere sui giornali di una possibile cessione di Esteban Cambiasso. Il giorno dopo, puntualissimo, l'argentino smentiva tutto e ribadiva il suo folle amore per l'Inter. Non è successo per un po' di tempo, perchè ci si è resi conto che a scrivere certe cose si buttano inchiostro e tempo, ma oggi dal circus mediatico inglese è venuta fuori una notiziola niente male: Benitez, nella notte, sarebbe impazzito. Non riuscendo a dormire perchè aveva bisogno del suo Mascherano vicino, Rafa avrebbe avuto la brillante idea di proporre al Liverpool uno scambio con il Cuchu. Ci rendiamo conto di cosa si arriva a inventarsi? Con tutto il rispetto per Mascherano, giocatore che ritengo di primissimo livello e fondamentale per lo scacchiere dell'Inter se dovesse arrivare, uno scambio con Cambiasso innanzitutto non va ipotizzato, ma nemmeno immaginato. Probabilmente, chi scrive non conosce Esteban: lui rappresenta il filo di continuità tra passato, presente e futuro dell'Inter che sotto i suoi colpi è diventata grande. E' arrivato nel momento più difficile a costo zero, è stato il primo colpo strepitoso sul mercato di Moratti parlando di svincolati, e da lì è partita non solo una catena di acquisti clamorosi, ma anche una serie di vittorie che a maggio si è coronata con quel meraviglioso triplete e con quella Coppa che ha fatto piangere il Cuchu come abbiamo pianto tutti noi interisti.

E perchè il futuro? Perchè Cambiasso sarà il prossimo allenatore dell'Inter, quando smetterà. Glielo leggi negli occhi, nelle mosse, negli atteggiamenti. E chi ha l'occhio lungo, come il presidente Massimo Moratti, già ha suggerito in giro che l'argentino sulla panchina farà risultati da fenomeno. Suggerisco pertanto ai colleghi inglesi di non avventurarsi in questa pista, perchè sono tanti i giocatori che possono lasciare l'Inter, ma non Esteban Cambiasso. Mi sembra di aver detto tutto, lui resta qui. Anche perchè Benitez stravede per lui, e se anche nella notte fosse impazzito e in mattinata si sarebbe presentato da Moratti e Branca dicendo: "Scambiamo Esteban con Mascherano", il presidente e il direttore tecnico si sarebbero fatti una grossa risata. Il Cuchu, purtroppo per gli inglesi, non si tocca.

Si tocca con mano però la vergogna dell'Italia che in questo momento si sta materializzando dopo l'eliminazione della Nazionale di Marcello Lippi. Qui non intendo dare la colpa al C.t. o ai giocatori, alle scelte di Lippi o al rendimento dei singoli, ma mi preme soltanto far capire ai tifosi l'ennesima manovra che molti Soloni del calcio stanno effettuando nei confronti della squadra campione d'Europa: se l'Italia fallisce, è colpa dell'Inter straniera. Questo tormentone l'ho sentito poco fa, poi non ho resistito più. Questa gente dovrebbe soltanto ringraziare l'Inter. Perchè in questi giorni, in tutto il mondo si parla del fallimento del calcio italiano per colpa di una Nazionale oscena, ma se si è parlato bene del nostro football è stato soltanto grazie all'Inter, che in Champions League ha mandato a casa i campioni d'Ucraina, d'Inghilterra, di Russia, di Spagna e infine di Germania.

In più, abbiamo portato a casa anche uno scudetto ed una Coppa Italia, giocata in casa della squadra avversaria, ma questo è un altro discorso. Tutti elogiavano l'Inter, pochi la ringraziavano qui nel nostro Paese, oggi però la si attacca perchè "non ha italiani". E noi facevamo il triplete con Cannavaro, con Zambrotta, con Gattuso, con Montolivo? Con tutto il rispetto, non fateci ridere. Infine, vorrei ricordare che l'Inter fornisce i più grandi talenti a livello giovanile, perchè è proprio da lì che bisogna ripartire. E proprio la società nerazzurra ha sfornato il più grosso giovane talento del nostro calcio, Mario Balotelli. Però avete ragione, è colpa dell'Inter se il C.t. gli ha preferito Vincenzo Iaquinta che è stato fuori sei mesi, o Alberto Gilardino che in Sudafrica è stato un fantasma.

Evidentemente, qualche raro prodotto da cui ripartire c'era, ma non è stato preso in considerazione. E' colpa dell'Inter, vero? Oltre a Balotelli, andate a guardare chi sono i Mattia Destro, i Giulio Donati, i Marco Ezio Fossati, i Luca Garritano, i Lorenzo Crisetig e tanti altri giocatori che come Andreolli, Acquafresca, Santon, Caldirola, per non parlare di quelli in arrivo come Andrea Ranocchia, che in nerazzurro potrebbe trovare la definitiva consacrazione, o come Faraoni, Lussardi, Colombi e Lorenzo Paramatti, hanno fatto e faranno le fortune delle nostre Under, dove oggi non ci qualifichiamo nemmeno più. Tempi duri per l'Italia, ma la colpa è sempre dell'Inter...


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