Longo, come un acquisto. Inter avanti per Destro: la parola di Preziosi...
A volte, ci sono movimenti di mercato che valgono più di un semplice acquisto. No, non stiamo parlando del Milan che non cede Thiago Silva, nonostante venga considerato come un nuovo, grande, colpo. Stiamo parlando di Samuele Longo, che ora è, ufficialmente, tutto dell'Inter. Secondo molti è il minimo, visto che Longo era già dell'Inter. In realtà è comunque un'operazione di mercato intelligente e da non sottovalutare.
Longo era sì dell'Inter, dal gennaio 2009, però metà del suo cartellino apparteneva al Genoa. Era solo uno dei tanti affari incrociati, scambi di pedine e operazioni di mercato sull'asse Genoa-Inter. Un tragitto percorso dai vari Motta, Milito, Ranocchia, Destro, Viviano e tanti altri. Il Genoa ha preso la metà del suo cartellino nell'estate 2011 (anche se poi ha giocato nell'Inter), dopo che Longo è andato a Genova in prestito per giocare in Primavera nel gennaio dello stesso anno (quando l'Inter ha preso Ranocchia). Probabilmente è stato un errore cedere quella metà, forse la società non si aspettava un'esplosione del genere.
L'Inter però è riuscita a rimediare in tempo all'errore, per evitare un possibile Destro-bis. L'Inter infatti ha ceduto tutto il cartellino di Mattia Destro, ora lo vuole riprendere per una cifra vicina ai 15 milioni. L'altra metà del cartellino di Longo invece è costata 5 milioni di euro. Nell'operazione però rientra anche la metà di Kucka, pagata 3 milioni dal Genoa. In pratica, quindi, la metà di Longo viene valutata 5 milioni, ma l'Inter è come se dovesse pagare solo 2 milioni al Genoa. E Longo resta all'Inter, non va un anno a Genova come tutti si aspettavano.
E' stata una scelta quasi a sorpresa da parte dell'Inter, perché solo qualche mese fa si pensava che Longo potesse andare al Genoa per giocare. La comproprietà quindi sarebbe stata rinnovata. Era un'ipotesi che aveva comunque dei vantaggi: l'attaccante avrebbe avuto magari la possibilità di giocare titolare in Serie A. I rischi, però, erano tanti. A partire dall'aumento del prezzo del cartellino. Se Longo avesse giocato, e segnato, con la maglia del Genoa, quanto sarebbe costato il suo cartellino? Se oggi ne vale 10, probabilmente almeno 15, magari anche di più se si fosse inserita qualche altra squadra (come ora con Destro). L'Inter quindi avrebbe dovuto comprare la metà ad una cifra sicuramente più alta dei 5 milioni attuali (2 considerando l'inserimento di uno svalutato Kucka). Se l'Inter aveva sbagliato a cedere la metà di questo gioiello, ora ha rimediato in tempo. Per giocare, però, potrebbe comunque andare in un'altra squadra, ma solo in prestito. Anche se in molti vorrebbero che restasse all'Inter.
Per quanto riguarda Destro, l'Inter potrebbe comunque rimediare se tornasse all'Inte. C'è il patto con il Genoa, il suo ritorno è più di un'ipotesi. Le parole di Preziosi lo confermano. Destro è metà tra Siena e Genoa, una delle due società non può cederlo senza il consenso dell'altra. Il Siena vorrebbero cederlo alla Juve? Preziosi si opporrebbe, vuole decidere lui dove sarà il futuro di Destro (all'Inter, come ha spiegato più volte). In caso contrario, Destro rimarrebbe al Siena in comproprietà. Ma questa è solo la solita provocazione di Preziosi, che è in guerra col Siena perché aveva già l'accordo con l'Inter (prestito con riscatto obbligatorio a 15 milioni) prima che i senesi riscattassero la metà a 1,3 milioni. Destro, quindi, può ancora arrivare nonostante la concorrenza di Roma e Juve, anzi proprio i nerazzurri sono in vantaggio. Alla fine l'Inter si ritroverebbe con un Destro cresciuto in modo esponenziale, con presenze e gol in Serie A. Con perdite dal punto di vista economico, ma un guadagno dal punto di vista tecnico, visto che le esperienze a Genova e Siena gli hanno permesso di farsi le ossa. Con Longo già riscattato interamente, con Destro che potrebbe tornare, l'Inter sorride. Longo-Destro, la coppia del futuro, la coppia simbolo del vivaio nerazzurro. Talenti, non (più) errori...