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Lukaku manda fuori giri Wanda e mette nei guai Di Canio

di Alessandro Cavasinni

Due gol – uno più bello dell'altro –, un assist e un dono di Natale al giovane Esposito nel 4-0 sul Genoa. Romelu Lukaku sta conquistando sempre di più i cuori dei tifosi nerazzurri e non solo per quanto sta facendo sul terreno di gioco. L'attaccante belga, oltre a confermarsi un grande attaccante, si sta scoprendo pure uomo squadra ed esempio positivo. Antonio Conte lo conosceva bene e sapeva esattamente cosa avrebbe potuto dargli, ma è evidente che l'ex United stia andando oltre.

Un impatto talmente positivo da mandare fuori giri Wanda Nara, moglie-agente di Mauro Icardi. Ospite come di consueto a 'Tiki Taka', Wanda s'è resa protagonista di un'intemerata che lascia intravedere il nervo scoperto: "Sarebbe bello vedere Lukaku anche nelle partite importanti – ha detto –. In Champions non ha segnato e ora la vedrà dalla tv. L’ultimo numero nove ha fatto 150 gol con i nerazzurri. Dopo la Champions, Lukaku era stato criticato, mentre ora viene elogiato come un fenomeno". Ora, a parte le evidenti inesattezze (Lukaku in Champions ha segnato, eccome), ci troviamo nuovamente invischiati in discorsi di bassissimo livello, senza la benché minima sostanza calcistica.

Ben diverso il capitolo riguardante Paolo Di Canio e la sua ormai celebre teoria del 'Panterone moscione'. "Io guardo la specificità di un giocatore e sento gli allenatori che vogliono portare un determinato tipo di gioco – ha detto l'ex attaccante a 'Sky Calcio Club' –. Lukaku rimane fondamentale per il gioco dell'Inter, farà un sacco di gol, ma dico che in Inghilterra segnava parecchio con le squadre medio-piccole, il che resta una cosa difficilissima. E se non farà gol con le grandi, ma li faranno gli altri, vorrà dire che sarà stato comunque importante. Però nel giorno in cui farà gol decisivi con Juve, Roma o Barcellona, con le quali ha avuto delle occasioni ma ha quasi sempre fallito il bersaglio, allora potrò dire che Lukaku, da grande giocatore qual è, passerà a essere top-player. Ma in questo momento non lo è, con le big ancora soffre un pochino. Mi aspetto per lui e per l'Inter quei gol che certificheranno le vittorie dei trofei". Parole, già dette nel recente passato e confermate senza indugio domenica sera, che hanno messo nei guai Di Canio, assalito verbalmente da parte dei sostenitori interisti, sul web e non. Eppure, a differenza di Wanda Nara, lui tutti i torti non li ha. Peccato che la platea alla quale si rivolge è in larga parte incompetente e, di un discorso più ampio come il suo, prende soltanto una parte, decontestualizzando e innescando la polemica.

Lukaku è un grande attaccante? Sì. Fa gol? Sì. Fa assist? Sì. Si danna per la squadra? Sì. Proprio questa enorme mole di lavoro, probabilmente, non lo fa sempre essere lucido negli ultimi 16 metri. Ma chi sa di calcio, non potrà mai rimproverare uno o due gol sbagliati a un attaccante così. Con buona pace di Wanda Nara e delle vedove dell'ex capitano. L'opinione di Di Canio resta ponderata e rispettabilissima, anche se cade su un dettaglio. Davvero Lukaku non è un top-player? Qui abbiamo dei grossi dubbi. Entriamo nel campo della discrezionalità. Cosa deve fare un attaccante per essere considerato tale? Se oggi lo chiedessimo ad Antonio Conte, cosa pensate ci risponderebbe? Lui l'ha voluto fortemente e fortemente se lo tiene stretto. Per Conte, Lukaku è certamente un top-player. E questo è ciò che conta. Il campo parla e non mente mai. Con tanti saluti alla Tour Eiffel. 

VIDEO - INTER-GENOA, IL BIS DA URLO DI LUKAKU SCATENA TRAMONTANA: "MA NE PARLATE ANCORA?"


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