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Mancini contro tutti

di Lapo De Carlo

Mancano due settimane all'inizio del campionato e i giudizi sull'Inter cominciano ad andare in una direzione più concreta.
Eppure sabato sera contro l'Atletico Bilbao c'era un'aria più disinteressata, meno avvinta dal progetto di Mancini. Un po' perché raffreddata dalle prestazioni parzialmente deludenti di questo periodo e un po' perché mancavano due giocatori verso i quali c'è il maggior interesse: Kovacic e Kondogbia, oltre ad Hernanes. E poi l'avversario era di minor prestigio benché di livello internazionale. Ma di certo la curiosità per la prestazione di Jovetic era quella più intrigante e non ha certo deluso la maggior parte dei tifosi. Resta comunque difficile giudicare la reale forza di questa squadra perché il tecnico la nasconde costantemente, quasi a proteggerla da se stessa.

Non si è ancora vista l'Inter che scenderà in campo in campionato, neanche per 45 minuti, logica conseguenza di un calcio mercato che non ha ancora terminato la sua evoluzione, se vero che i nomi di Felipe Melo, Criscito e Perisic con uscite di Shaqiri e Nagatomo ormai certe, sta da tempo mettendo in ansia l'ambiente. Nell'amichevole giocata contro i baschi che ha visto alcuni titolari giocare il primo tempo, altri il secondo si è però intuita l'idea di Mancini secondo la quale chiunque scende in campo deve conoscere i movimenti dei compagni prescindendo dunque dagli interpreti. Intanto si è capito che Miranda e Murillo sono difensori di livello, capaci di dare la necessaria e tanto agognata sicurezza al reparto, Jesus ha sempre gli stessi difetti di produzione, Santon persiste nel garantire una discreta spinta pareggiando i consueti difetti in fase di ripiego. Si sta confermando sempre di più la qualità di Gnoukouri al punto da chiedersi se Mancini avrà il coraggio di inserirlo come titolare dell'Inter di quest'anno e cosa verrebbe a fare Felipe Melo all'Inter se in quel ruolo ci sono già almeno 4-5 giocatori qualitativamente migliori di lui. Ho già risposto alla mia stessa domanda raccontandomi che con tutta probabilità Mancini acquista più che un rinforzo a centrocampo la personalità.

È ormai ufficiale la flemma in eccesso che goverma l'indole di Brozovic, compassato centrocampista che temo sia più portato per la geometria che per l'agonismo. Icardi sta sbagliando parecchio, incespica sui palloni, è ancora lento con la testa ma alla fine il gol lo ha trovato dimostrando di essere il tipo di giocatore in grado di esaltare le qualità di Jovetic, il quale ha mostrato idee e numeri davvero promettenti, pur con la metà del fiato necessaria.

Mi preme però parlare di Mancini, un allenatore al centro di un progetto che già non gli viene perdonato. Ogni persona che si siede sulla panchina dell'Inter vive una storia e crea attorno a se una considerazione che spesso si rivolta contro. Nel caso di Mancini il girone di ritorno nell'ultima stagione è parso a moltissimi un evidente esempio di incapacità e sopravvalutazione del personaggio, dando vita al consueto giochino al massacro la cui unica regola è prendere ogni singolo successo e ridimensionarlo, procedendo poi all'esaltazione dei mancati risultati. 

Ogni giorno sui social e ogni sera in qualunque trasmissione si critica Roberto Mancini perché non riceve critiche (!). Anche qui qualcuno mi chiede di attaccarlo, di dire la verità su Mancini. Ma non c'è una verità.  Senza voler fare filosofia ce ne sono diverse che si incrociano, responsabilità del passato, errori del presente e indisponibilità a capire che la realtà è attualmente più complessa di una colpa da attribuire o del paragone con Mazzarri.

Ho personalmente espresso delle perplessità su alcune idee di Mancini e senza dubbio fa discutere la parziale sconfessione del mercato di gennaio ma un allenatore che fa anche il manager e si fa comprare giocatori importanti dalla dirigenza lo trovo meritorio non un difetto. Ci sono tecnici migliori? Può essere ma non ne conosco uno sempre vincente senza fallimenti e nemmeno uno che riesca a vincere con continuità con giocatori mediocri. Perciò la critica a Mancini arriverà senz'altro ma almeno lasciamo che il campionato inizi...


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