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Meglio chiarire un paio di concetti

di Francesco Fontana

Scrivo queste righe con profondo rammarico, considerando che i tifosi sono probabilmente la parte più bella dello sport senza i quali forse nulla avrebbe senso. L'editoriale è lo spazio per presentare le proprie opinioni, soprattutto tecnico-tattiche al netto del contesto in cui lavoriamo, ma questa volta voglio andare leggermente fuori strada per esprimere il mio dispiacere, il disappunto e la tristezza per il comportamento di alcuni lettori nell'ultimo periodo.

Ovviamente, dalla nostra parte, abbiamo modo di constatare quotidianamente l'umore del tifo, del quale una buona parte si è comportata male ultimamente, sia con il sottoscritto che con la redazione in generale. Preferisco essere sincero e non scrivere di 'comodo' come fanno tanti altri per attirare su di sé giudizi positivi anche con considerazioni magari non sentite realmente (insomma, fingendo per intenderci), e se dovessero arrivare ulteriori critiche (spesso insulti), beh... poco importa. Sono due gli spunti da cui partirò. Il primo riguardante Roberto Mancini.

In questi giorni su Facebook, tramite posta e su Twitter si sono susseguiti insulti, prese in giro, offese e qualsivoglia forma di maleducazione per il semplice fatto di aver difeso l'operato del tecnico jesino. Ho letto cose nauseanti e di un'ignoranza fuori dal comune (frasi a sfondo razziale, insulti alla persona, al giovane professionista, oltre che ovviamente al mister), ma tutto senza un minimo di logica e fondamento. Ma che comportamento è?

Solo per fare qualche esempi, "Fontana vai a f... tu e Mancini! Fontana sei un c...! Fontana sei una m... Vaffa... tu e Mancini! Siete due gay! Cambia mestiere!". Come se la parola 'gay' fosse poi un'offesa, quindi ulteriore ignoranza nell'ignoranza. Ma tant'è... Passiamo oltre e stendiamo un velo pietoso. Il punto, quindi, qual è? Che i toni dei tifosi e dei lettori stanno assumendo proporzioni fuori dal comune, e anche senza motivo ogni scusa è buona per insultare. Perché ormai l'eccezione è rappresentata dal confronto educato, civile e rispettoso, non purtroppo da questi toni patetici.

Senza inoltre contare che il sottoscritto non ha ovviamente offeso nessuno (sarebbe gravissimo se ciò accadesse), ma ha semplicemente analizzato quanto successo nella vicenda riguardante l'ex allenatore dell'Inter, e in base alle proprie informazioni e da quanto appreso dalle proprie fonti ha esternato il proprio giudizio. Sia riguardante la società che i tifosi, che secondo me hanno trattato in malo modo il Mancio. Accolto in un primo momento (novembre 2014) come un Dio, salutato come l'ultimo degli arrivati e con disprezzo pochi giorni fa. Al pari del club, che non è stato limpido nei suoi confronti. Ma tutto ciò ora non c'entra.

Queste sono opinioni personalissime, ed è naturale trovare tanti lettori e tifosi in disaccordo, ma sfociare nella maleducazione, nell'insulto e nell'offesa personale credo sia imbarazzante. Vogliamo andare avanti così? Il tifo continuerà ad andare in questa direzione, se non peggio? Che tristezza. Voglio fare una puntualizzazione anche sul mercato, perché mi sono stufato di leggere commenti, sentire lamentele da parte dei tifosi interisti nei miei confronti e della redazione per un aspetto che forse dimenticano.

Personalmente cerco di svolgere il lavoro di giornalista nel migliore dei modi, faccio quotidianamente il possibile per acquisire maggior credibilità ai vostri occhi e degli addetti ai lavori, sacrificando molto per diventare un ottimo professionista, e le notizie che fornisco sono il frutto del mio operato, di un 'puzzle' che va componendosi dopo aver sentito e analizzato varie fonti. Solo in quel momento, infatti, viene pubblicato un articolo.

Se dovessi scrivere una notizia 'contro' l'Inter, magari riguardante un giocatore che non vuole vestire la maglia nerazzurra o una trattativa in entrata che si sta complicando, non è perché voglia scrivere in modo negativo e in sfavore di questa società o perché l'auspicio sia il male della stessa, ma semplicemente perché il lavoro del giornalista è questo (mi sembra anche superfluo sottolinearlo), magari sbagliando (ci mancherebbe): informare, possibilmente nel migliore dei modi.

Amo questo lavoro, amo tutto di questo lavoro, e lo svolgerei con il medesimo entusiasmo anche se seguissi Juventus, Roma, Napoli, Milan, Fiorentina, Lazio, Serie B o Lega Pro. Quindi, attenzione, fissatelo bene nella mente: io non devo e non voglio scrivere per l'Inter, bensì scrivere di Inter. Magari domani scriverò di Juve, chi lo sa, e sicuramente sarà bello nello stesso identico modo. Io non devo essere interista e scrivere di conseguenza. Io devo scrivere per informare sulle vicende dell'Inter. Sono due concetti totalmente differenti.

Vi faccio una domanda: preferite un giornalista o una testata che dica 'L'Inter prenderà Messi e Cristiano Ronaldo' solo per farvi contenti (illudendovi, evidentemente), oppure una persona o un sito che vi aggiorni presentandovi la realtà senza nascondersi in caso di errori (umani e, purtroppo, inevitabili)?

Quindi, cari amici che con una tastiera tra le mani pensate di avere il mondo in pugno, stop alla maleducazione e agli insulti. Avete proprio stancato. Per fortuna sono rimaste tante persone intelligenti che antepongono il confronto civile ed educato alle parolacce e ai brutti modi. Sono sicuro che loro capiranno e sposeranno queste mie idee, sperando che presto il numero di questi lettori sia superiore rispetto ai maleducati. Per questi ultimi, che sicuramente staranno pensando a nuovi insulti da riservarmi, fate pure e buon divertimento.

Infine, oltre a scusarmi per il piccolo sfogo, voglio augurare a tutti un buon campionato. Finalmente è tempo di iniziare con la prima giornata ormai alle porte. In fin dei conti (e qui sfido chiunque a dire il contrario) i 90 minuti della gara erano, sono e resteranno per sempre la parte più bella di questo meraviglioso sport.


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