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Missione Maravilla

di Stefano Bertocchi

"Non entriamo nel dettaglio, noi puntiamo su di lui in questi mesi". Sono queste le parole utilizzate da Piero Ausilio per tenere accesa la fiammella di speranza nerazzurra di Alexis Sanchez. El Niño Maravilla è uno di quelli che si gioca tanto, in poco tempo: la chance di restare a Milano e di convincere l’Inter a sedersi nuovamente al tavolo con l’esigente dirigenza del Manchester United (club da cui è arrivato con la formula del prestito) passa inevitabilmente dai prossimi, infuocati mesi che attendono il mondo del calcio. 

Quello tra giugno e luglio potrebbe essere l’arco temporale del bruciante sprint del cileno, a caccia della definitiva esplosione all’ombra del Duomo dopo le montagne russe del primo periodo milanese, inevitabilmente contraddistinto dal grave infortunio rimediato in un test amichevole con la Roja: era lo scorso metà ottobre quando la stessa Inter informava con un comunicato ufficiale che Alexis era volato a Barcellona per un consulto medico con il professor Ramon Cugat e il conseguente intervento chirurgico di plastica dei tendini peronei della caviglia sinistra. 

Lungo periodo ai box, preceduto solo da qualche raro lampo di luce. Bisogna infatti riavvolgere il nastro fino a fine settembre per ricordare una prestazione Maravilla del 31enne di Tacopilla: al Marassi, contro la Samp, Alexis offre un primo tempo da top player condito da gol, assist e giocate d’alta scuola, ma cestina poi parzialmente la grande performance con l’ingenua simulazione (causa del secondo giallo) che lo porta all'espulsione e alla squalifica. Sprazzi di classe si son visti anche nel 'suo' Camp Nou contro il Barcellona ai primi di ottobre, ma il miglior momento viene poi interrotto definitivamente dallo scontro con lo juventino Cuadrado nell’amichevole con la Colombia e dal successivo crack rimediato ad Alicante: "È stato infortunato per tanto tempo, ma prima aveva fatto bene: penso a Barcellona e alla gara con la Samp, lì avevo rivisto il Sanchez delle migliori stagioni a Udine e Londra - ha sottolineato Ausilio nella recente intervista rilasciata a SkySport -. Ha avuto poco tempo, ora ha la possibilità di dimostrare il suo valore e poi prenderemo una decisione con lui. Il parco attaccanti dell'Inter lo pensiamo come composto da Lukaku, Lautaro e poi valutiamo la possibilità di considerare il discorso Sanchez. Per molti è giù fuori progetto, per noi invece può essere molto utile". Una porta lasciata socchiusa dal ds interista, che affida all’ex Barça il compito di spalancare. 

Finora in nerazzurro si contano 15 presenze complessive in tutte le competizioni, con il bottino di un gol e tre assist (di cui uno in Champions League) in 596' totali: numeri non da Sanchez, che però in questa fase di inusuale ‘seconda preparazione’ sta stupendo Antonio Conte e i compagni per la grande voglia di spaccare il mondo e la brillante forma fisica. Dettagli che fanno ben sperare sul proseguo di una stagione travagliata in cui - tra le tante incognite - sarà necessario cambiare marcia. Come il Niño ha fatto vedere più volte in carriera. Alexis va a caccia del riscatto, in tutti i sensi: a livello personale e sul piano del cartellino, opzione che l’Inter potrebbe prendere in seria considerazione in caso di nuova esplosione. La 'missione Maravilla' sta per cominciare. 

VIDEO - 05/06/1995 - L'INTER PRESENTA JAVIER ZANETTI


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