Missione riconquistare San Siro
Da quando hanno steso l'erba artificiale il manto di San Siro sembra essere diventato la kriptonite per l'Inter che non trova più le chiavi di casa sua, di quel castello inespugnabile da cui erano partite tutte le campagne più importanti. Hajduk, Vaslui e ora anche la Roma, 3 partite in casa 0 vittorie e un punto di domanda che inizia a diventare pericoloso. Tre indizi di solito fanno una prova, ma bastano un po' di gol per far saltare qualsiasi teoria e beccare il colpevole con le mani nel sacco.
Bisogna subito intervenire, fare qualcosa perché il Meazza è sempre stato un valore aggiunto, un fortino che incuteva paura agli avversari e adesso non può certo diventare un problema per lo Strama-gruppo. Aver ricreato un fondo analogo alla Pinetina per ora non è servito per far abituare i giocatori a un terreno che qualcuno sostiene sia un po' troppo duro, anche perché le difficoltà dell'Europa, del giocare il giovedì e tornare subito in campo la domenica, stanno venendo subito a galla.
E chissà cosa accadrà quando arriveranno i lunghi viaggi verso l'est Europa, quelle traversate verso Baku o Kazan che fanno già paura da sole. Il mercato è stato si saggio come ha detto Stramaccioni, ma è mancato il colpo L che avrebbe potuto fare la differenza e trasformare il volto di questa Inter. Lucas o Lavezzi avrebbero potuto cambiare marcia e dare con le loro accelerazioni quella velocità in verticale che manca per il momento a Stramaccioni. E anche un vice-Milito servirebbe soprattutto per quelle partite in cui bisogna provare quegli assalti all'arma bianca per recuperare.
Ok a stoppare giocatori non funzionali, come Rocchi o Floccari, però un piccolo sforzo andava fatto per un'alternativa in più in una stagione che si annuncia lunga e faticosa, soprattutto perché Longo è andato a farsi le ossa. L'anno scorso c'erano Pazzini, Forlan, Zarate, Castaignos insieme al Principe, che ora può contare solo su Palacio e Cassano: almeno un altro attaccante si doveva prendere, con la speranza che Stramaccioni riesca a mascherare con tutti i suoi trequartisti una mancanza che rischia di diventare limitante.
L'immagine dei tifosi che sfollano già al minuto 82 di una partita Mancini e Mourinho l'avevano sconfitta e anche Strama la deve subito esorcizzare. C'è tutto il tempo per riuscirci, siamo solo all'inizio e poi alla fine anche Superman ha sconfitto la kriptonite. Strama ce la può fare, basta scavare un po', sotto l'erba artificiale, per ritrovare le chiavi e tornare finalmente a casa.