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Niente alibi, ma non si può ignorare l'evidenza

di Simone Togna

La verità è che alla fine nel calcio contano solo i risultati, purtroppo. Io cerco sempre di non ridurre tutto ai minimi termini, cercando di analizzare, capire, spiegare cosa dice una partita perché sono convinto e lo sarò sempre, che la prestazione conti molto di più. Cioè se tu giochi bene e perdi, cosa che può anche succedere, continuando su quella strada sarai destinato ad ottenere successi nonostante la sconfitta subita. Se al contrario vinci non meritando, puoi anche portarsi a casa i tre punti, ma il futuro sarà nebuloso se non cambi registro.

Si deve sempre partire da questo concetto, tenendo pure conto della forza degli avversari, dello stato di forma, di quel che sarebbe potuto essere e non è stato. Dove si può migliorare, cosa c’è da diversificare e così via. Poi però, in talune partite, c’è anche il fattore fortuna e quello arbitrale. Ridurre tutto a questi due elementi sarebbe più di quanto sbagliato si possa sostenere, ma ritengo pure che siano fattori dei quali oggettivamente si debba tenere conto, perché incidono nelle gare. E se allora la fortuna devi andartela a cercare, come successo a Verona, quando l’Inter magari non meritava di vincere ed è tornata a casa con un prezioso 2-1 grazie a un autogol rocambolesco, si deve pure tranquillamente sottolineare come la sfida col Liverpool sia stata sostanzialmente decisa, visto il minuto in cui è stato assegnato un rigore inesistente da Var e arbitro.

Tutti sappiamo che quello non è mai penalty. Poi se si vuole fare i fenomeni o i pignoloni del caso si può pure dire: “E ma Bastoni tira la maglia…”, ma la realtà è che Wirtz sembra un pesce fuori dall’acqua che non riesce a respirare per come cade. Slot e Van Dijk - che probabilmente aveva causato un rigore nel primo tempo -, molto onestamente, hanno tranquillamente ammesso l’abbaglio dell’arbitro. Va bene non ridurre tutto a questo, ripeto, anche per non dare alibi ai calciatori, che se hanno perso cinque scontri diretti con i top italiani e europei hanno sicuramente le loro colpe.

Ma far finta di nulla, anche no. Chivu potrà proseguire sulla sua linea, ci mancherebbe, lo stesso vale per il presidente Marotta e così via. Ma reputo un dovere da cronista riportare l’oggettività dei fatti: ossia che contro i Reds hai perso anche per un calcio di rigore che mai sarebbe dovuto essere calciato.

Adesso serve rialzarsi subito. E possibilmente portare a casa pure il primo trofeo della stagione, altrimenti, rigori o meno, la situazione rischierebbe di diventare pesante. Quei momenti di criticità di cui parlava il mister neanche poi così tanto tempo fa potrebbero essere arrivati. Ma sia lui che i calciatori dell’Inter hanno tutto per zittire immediatamente i propri detrattori.


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