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Non è più tempo di scegliere

di Fabio Costantino

Pochi giri di parole, c'è da correre. La Champions League può educatamente essere accantonata visto che se ne riparlerà tra oltre un mese, il 22 gennaio quando si andrà a Praga. Adesso la fastidiosa dicotomia tra puntare allo Scudetto o al ritorno nella più prestigiosa finale per club ha ben poco senso. Prima di tornare a giocare in Europa ci saranno 6 partite in Serie A, 18 punti in palio. E la non trascurabile missione araba per la Supercoppa Italiana, altre due partite nella più ottimistica delle visioni. Ergo, al di là delle preferenze a volte stucchevoli su quale percorso vada battuto più seriamente (una grande squadra non sceglie), la realtà impone di concentrarsi ferocemente sul campionato.

A partire da domani sera all'Olimpico, trasferta che più che mai complicata contro un avversario, la Lazio, che a prescindere dal valore della rosa sta bene, benissimo. Battere due volte il Napoli e vincere con personalità ad Amsterdam sono segnali di uno stato psicofisico ai massimi livelli e la sola idea di affrontare, in casa, i campioni d'Italia sarà un ulteriore booster a fare bene. Servirà, in altre parole, la prestazione con la P maiuscola per tornare a Milano con 3 punti. Ampiamente alla portata dell'Inter, eccessivamente criticata dopo lo scivolone last minute a Leverkusen dove la squadra nerazzurra non si è esibita con la solita consapevolezza e sfacciataggine, badando fin troppo al sodo.

Ma da qui a mettere in discussione qualsivoglia aspetto o protagonista ce ne passa. E chi ha imparato a conoscere questi ragazzi sa bene che domani sera faranno tutto il necessario per vincere. Anche perché davanti si corre e bisogna fare altrettanto. L'Atalanta sbanca Cagliari con il minimo sforzo e un super Carnesecchi, il Napoli rimonta l'Udinese in trasferta. La Juventus, beh, in questo momento non fa testo. In attesa di capire cosa faranno la Fiorentina a Bologna e il Milan contro il Genoa.

Giocare con tutti i risultati a disposizione non è sempre un vantaggio, soprattutto quando le altre che stanno davanti fanno bottino pieno. Ma non può essere questo aspetto a giustificare alcun calo di concentrazione. Perché adesso non c'è più motivo di dividersi tra campionato e Champions, non c'è alcuna ragione di scegliere. Questi 18 punti sul tavolo vanno intascati tutti.


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