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Ogni Interista ha il diritto di sognare un altro 22 maggio 2010. Anche in estate

di Filippo Tramontana

Sarà un’estate calda, anzi bollente per noi tifosi nerazzurri. Saranno tre mesi inaugurati dal Mondiale e il pensiero, da luglio in poi, sarà rivolto alle trattative che i nostri dirigenti intavoleranno per rendere la squadra più competitiva possibile. Per dare a Mazzarri una rosa che possa ambire al terzo posto e ad arrivare in fondo in Europa League ci sarà da lavorare tanto e bene. Con la squadra attuale, considerando anche gli addii degli ex “big”, non si può chiedere al mister di fare di più del solito quinto posto. Largo ai sogni quindi senza il pericolo di sentirsi cantare che noi Interisti (non lo scrivo con la maiuscola a caso…) sogniamo sotto l’ombrellone, ormai quei tempi sono andati e di coppe abbiamo fatto indigestione a furia di alzarle anno dopo anno.

Ora è il momento di ricominciare a sognare per quello che Thohir potrà progettare. Ormai saldato il debito con la famiglia Moratti il presidente nerazzurro potrà completare il suo lavoro di restauro e di conseguenza la nuova Inter. Non si pensi però che i cambiamenti arrivino solo dal mercato giocatori. Il presidente sta facendo dell’Inter una sua creatura e per questo motivo vorrà i suoi uomini, persone di cui potersi fidarsi e sui cui poter contare. Non sarà una rivoluzione ma un cambio di rotta immediato e deciso.

Allora a questo punto se devo sognare lo voglio fare bene. Arrivano le vacanze (nel mio caso più sogno di così non si può…) e tra una bibita fresca e un aperitivo mi metto sotto l’ombrellone (il sole dopo pochi minuti mi annoia…) a leggere di noi nerazzurri. Il presidente Thohir sta chiudendo affari importanti e sta costruendo per Mazzarri una squadra da Champions. Investimenti oculati e nomi freschi pronti a dare una mano a chi ad Appiano c’è già per raggiungere obiettivi degni della maglia nerazzurra. I nomi non voglio rischiare di farli perché ognuno ha i suoi sogni e sotto l’ombrellone nessuno ha limiti di fantasia. Quindi a ogni tifoso la sua Inter, a Thohir invece il compito di tramutare i nostri sogni in realtà come Moratti fece il 22 maggio 2010.


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