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Operatività e conferme: l'Inter sa con quale forza ripartire. U-17, gioiellini da non disperdere

di Niccolò Anfosso

L'Inter sa come ripartire. Confermarsi non sarà facile, perché il prossimo campionato si preannuncia davvero impegnativo sul piano della concorrenza. Antonio Conte è rientrato in Serie A, optando per la panchina del Napoli: i partenopei vogliono riscattare una stagione davvero deludente, terminata al centro della classifica dopo lo scudetto conquistato. Il Milan deve ancora ufficializzare il tecnico ma si sta già muovendo per sostituire Giroud, rinforzando con freschezza tecnica i diversi reparti. La Juve ha scelto Motta. L'Inter prosegue all'insegna della continuità: d'altronde squadra che vince non si cambia e il tema della sostenibilità finanziaria è un punto cardine del calcio italiano: i nerazzurri sul mercato per un po' non spenderanno più di quanto avrà incassato. Insomma, il calcio italiano è tutto sulla stessa barca, quella della sostenibilità finanziaria. E confermare i tasselli che hanno dimostrato tantissimo tra Serie A e Champions, è già un ottimo punto di partenza.

Piccola appendice sulla luce dei gioiellini dell'Under 17, che hanno conquistato il tetto d'Europa con grande personalità. Il responsabile delle nazionali giovanili Maurizio Viscidi è un profondo conoscitore della materia e ha più volte certificato la volontà di cambiare metodologia di lavoro nei vari settori giovanili. La sua applicazione concettuale è stata strepitosa e siamo contenti di esser tornati a far la voce grossa. Ma la proiezione è incentrata già sul prossimo obiettivo. Milan e Inter protagoniste.

I rossoneri si godono Camarda e Liberali, un 10 a tuttocampo che è costruttore e rifinitore del gioco. La rete contro l'Inghilterra, con una serpentina favolosa, ha fatto strabuzzare gli occhi a tutti gli addetti ai lavori e non solo. L'interista Mattia Mosconi ha mostrato ottime qualità: incursioni rapide con quel mancino sempre pronto a puntare l'uomo. In evidenza anche Christian Cama, terzino della Roma, Federico Coletta, centrocamipista dei giallorossi. Insomma, il futuro è dalla loro parte. Puntare la porta: dovranno farlo sempre. "Se inizieranno a giocare a due tocchi, spalle alla porta, vuol dire che avranno intrapreso la strada sbagliata". Virgolettato da incorniciare. Indovinate chi l'ha pronunciato? Maurizio Viscidi, il deus ex-machina dal quale tanti dovrebbero imparare. In silenzio. Anziché parlare a vanvera nei vari convegni per pura visibilità.


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