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Panchine a confronto

di Maurizio Pizzoferrato

Affondate a suon di gol le gondole veneziane sbarcate in Coppa Italia, oggi nell'affascinante anticipo di campionato contro il Como, l'Inter dovrà vedersela con gli ambiziosi abitanti del lago. A San Siro arriva un avversario sfrontato, alimentato da una proprietà molto facoltosa e anche appassionata, che ha prima scelto e poi blindato un allenatore che anche in panchina sta proponendo le genialità calcistiche che lo avevano contraddistinto quando calciava il pallone. Cesc Fabregas ieri non ha voluto rispondere alla domanda sul suo presunto rifiuto all'Inter che lo aveva individuato come valido sostitituto del partente Simone Inzaghi. “Mi fa male questa domanda”, ha detto al collega che lo aveva sollecitato in conferenza stampa. Chissà, un giorno forse ne sapremo di più sui reali motivi che hanno impedito il matrimonio con la Beneamata.

Intanto il popolo interista dorme sonni tranquilli grazie al lavoro di uno che il nerazzurro ce l'ha nel sangue, come Cristian Chivu. Nonostante quattro sconfitte in tredici giornate di campionato, figlie sia di errori che di contingenze sfortunate, il biscione è secondo in classifica in coabitazione con la Roma con un solo punto di ritardo dalla coppia di testa formata da Milan e Napoli, entrambi vincenti nello scontro diretto con l'Inter. Ma i nerazzurri, che non hanno ancora pareggiato, sono stati bravi a mantenere la rotta vincendo in ben nove occasioni e questo, nel campionato dei tre punti, fa tutta la differenza del mondo.

Per gli amanti della tattica coniugata alle belle giocate, l'appuntamento odierno al Meazza è assolutamente da non perdere. L'Inter non troverà un avversario che, intimorito dal blasone dei padroni di casa, penserà esclusivamente a difendersi costringendo così i nerazzurri a cercare il gol il prima possibile per aprire la scatola. Il Como verrà a prendere alto i portatori di palla della squadra di Chivu, che dovrà essere quindi in grande giornata tecnica e atletica per sfruttare gli spazi che potrebbe fisiologicamente trovare. Il Como punta molto sulla fantasia e il piede che canta del giovane fenomeno Nico Paz che vorrà incantare in un palcoscenico a cinque stelle come San Siro, che nella sua lunga storia ne ha tenuti a battesimo di campioni. All'Inter si augurano, magari, che la maestosità dello stadio e il peso delle maglie che avrà di fronte, lo possano frenare emotivamente, ma il ventunenne argentino con cittadinanza spagnola non sembra avere lo sguardo di chi si faccia facilmente intimorire dall'ambiente. E allora dovrà essere bravo Chivu a trovare le contromosse giuste per evitare giocate in campo aperto del talento lariano e non solo.

Si preannuncia una partita con frequenti capovolgimenti di fronte con l'Inter che dovrà sempre essere squadra compatta e corta, pronta a sprigionare una forza d'urto superiore alimentata dall'incitamento del pubblico amico. Contro il Venezia hanno dato spettacolo le cosiddette seconde linee, finalmente si è tirato in porta senza inutili fronzoli che spesso hanno impedito alla Beneamata di chiudere prima gare dominate sul piano del gioco. Contro il Como torneranno i cosidetti titolari, ma sembra proprio che Chivu abbia intenzione di confermare sulla fascia destra il signor Andy Diouf. Le goffagini messe in mosta contro Torino e Cremonese sono già agli archivi, anche lo sguardo e la postura del corpo del ventiduenne francese sono cambiati. Da mezzala Diouf sta dimostrando, con il lavoro in allenamento, di poter diventare anche un ottimo vice Dumfries, grazie ad un cambio di passo invidiabile unito ad una tecnica individuale non banale. Chivu lo ha saputo aspettare e lui, già nello spezzone finale del derby, ha dimostrato di saper cogliere la grande occasione che può offrirli un grande club come l'Inter. Oggi, se sarà in campo dal primo minuto, altra importante verifica per capire se Andy Diouf possa trasformarsi in un nuovo pendolino nerazzurro.

Il resto lo dovrà fare l'attacco. Lautaro è tornato a timbrare da par suo, Thuram pure. Bonny e Pio Esposito, quest'ultimo contro il Venezia in gol per la prima volta a San Siro con la maglia nerazzurra, quando entrano sanno far male. Non resta che attendere le ore 18 per il fischio di inizio di una sfida che promette scintille.


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Sabato 6 dicembre