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Pensare con la propria testa

di Simone Togna

La mia professoressa di greco e latino del Liceo classico, per provare a farci ragionare con la propria testa - e forse anche per non farci copiare - diceva sempre: “Se gli altri si buttano nel burrone, tu ti butteresti”? A distanza di anni, dopo non essermi buttato in alcun burrone (e aver consultato qualche compagna di classe su alcune frasi che non riuscivo a tradurre alla perfezione, diciamo così, anche se che tutto è passato in prescrizione) posso riproporre tale esempio parlando dell’Inter e della prima giornata di campionato.

Che il Napoli abbia perso 3-0 e male a Verona non deve interessare ai nerazzurri. Che il Milan abbia pareggiato all’ultimo secondo in casa col Torino per un 2-2 che ha reso alla fine i rossoneri felici, nemmeno. Semmai si devono tenere presenti, almeno per il momento, i risultati di Juventus e Atalanta, che hanno vinto senza problemi contro le rispettive rivali. Ma la realtà è che l’Inter deve sempre puntare al massimo. O almeno provarci. Pensare con la propria testa e fare il proprio percorso. Solo così puoi non dipendere dagli altri e ottenere consequenzialmente grandi risultati, vedi la stagione appena conclusa.

Un pareggio contro il Genoa fuori casa non è la fine del mondo. Ma non è che deve essere accolto positivamente perché anche altre rivali non hanno conquistato il bottino pieno al battesimo stagionale in A. Ripetersi è sempre più difficile che vincere una prima volta. Il pericolo della pancia piena, anche a livello inconscio c’è sempre. O quantomeno quello del sentirsi più forte degli altri in modo quasi “arrogante”, che è diverso dalla sicurezza dei propri mezzi. Perciò si deve sempre lottare alla morte su ogni pallone e non dare mai nulla per scontato.

Al momento criticare i nerazzurri sarebbe sciocco e prematuro, forse anche dettato da un pregiudizio sbagliato. Per zittire però subito tafazzisti, ansiosi e tifosi col microfono in cerca di notorietà serve rispondere subito sul verde. Perché ormai la seconda stella è un meraviglioso ricordo del passato, oggi esiste l’obiettivo del ventunesimo Scudetto.


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