Più fame, più tecnica, più cattiveria: non male questa Inter. Che vive nel presente con consapevolezza
L'Inter corre senza fermarsi. Il primo tempo contro l'Atalanta è stato di altissimo livello. Avvio bruciante, senza nemmeno dare il più piccolo scampo alla Dea.
La squadra di Inzaghi è stata puro automatismo psichico, un mosaico delle sicurezze (una dietro l'altra, molto spesso incatenate), una costruzione energica di bel gioco ed entusiasmo, un'autentica liberazione di bellezza nello spirito e nell'interpretazione. È stata realista e surrealista, razionale e impulsiva, cinica e composta, logica e pazza, calcolatrice e spregiudicata, immaginazione e realtà. Perché è sempre bello esplorare l'espressione spontanea dei propri sogni e desideri. E' tempo di tracciare il profilo del futuro, che poi, in fin dei conti, s'intreccia e si allaccia con quello del presente. Un ritratto emerso nella qualità del centrocampo, nel non dare scampo alla più piccola certezza bergamasca. E se Gasperini, nel post-partita, ha fatto riferimento alle assenze, i numeri statistici sono lampanti: l'aggressività è stata impressionante.
Gli episodi si rivelano come sempre punto prominente del cammino delle partite. Ma questa Inter sa orientarli a piacimento, da un lato all'altro del campo. Kairos è il tempo opportuno, puntualmente indicato nelle scuole filosofiche dell'Antica Grecia. È l’occasione che dobbiamo essere capaci di cogliere, esercitando con assidua attenzione la nostra sensibilità. È vivere nel presente con consapevolezza, farci spazio nella cornice che andiamo cercando negli orizzonti dell'universo. Ma è pure linearità spezzata, separazione tra tempo occupato e imminenza. Ed è una caratteristica che l'Inter riesce a mettere in campo con grande personalità. I nerazzurri guardano solamente il proprio binario delle certezze, senza badare ai giudizi che arrivano dagli altri campi. Tra facili entusiasmi che scappano via e giudizi extra-campo che se li porta via il tempo. D'altronde il tempo delle chiacchiere è finito. Ora la parola (la palla) passa al campo, che fornirà tantissimi giudizi (temporanei). Tra Champions alle porte e campionato, il ballo del calcio è ripartito. Il più bello!