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Prima i compiti, poi i doni

di Alessandro Cavasinni

La biforcazione è evidente. Da un lato l'aspetto pragmatico, del campo; dall'altro quello dei sogni e delle suggestioni di nuovi campioni. L'Inter è attesa all'impegno del Manuzzi contro un Cesena ritrovato, eppure le teste dei tifosi nerazzurri sono impegnate anche sul fronte del mercato, terreno sul quale la società di Moratti ha sempre regalato colpi di scena.

Giornata frenetica quella di ieri, con protagonisti i soliti noti: da Juan Jesus a Eduardo Vargas, passando per Paulinho, Ralf, Romulo e Celestino. Tutti nomi che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi. Tutti nomi poco altisonanti, complice l'ormai celeberrimo fair-play finanziario. Sono lontani i tempi in cui il nome dell'Inter era accostato al top-player di turno. Ormai la realtà è questa, e non è detto che sia un male. Necessario. Però, in un paio di giorni sembrano essere sfumati i principali obiettivi di Branca e Ausilio, almeno per quello che ci è dato sapere. Juan è stato riscattato, di fatto, da un privato e adesso trattare sarà forse più complesso, mentre Vargas forse prenderà la via dell'Italia, ma in direzione Napoli. In fondo, non stiamo parlando di Messi e Puyol, eppure i tifosi nerazzurri sono per la maggior parte delusi. Il tempo dirà chi avrà avuto ragione.

Di tempo, invece, non ne ha affatto Claudio Ranieri. Il tecnico romano cerca di risalire la corrente e per farlo non può più sbagliare. La classifica, da inguardabile, è diventata mediocre, soprattutto grazie allo sprint Fiorentina-Genoa: 6 punti di platino in due gare pericolose. 6 punti che hanno consentito al gruppo nerazzurro di tornare a credere in loro stessi e ritrovare qualche certezza. Certezze accompagnate anche da rientri più o meno completi. Forlan, Maicon, Stankovic, Ranocchia, Lucio: l'Inter va pian piano definendosi e concludere l'anno con altri 6 punti sarebbe un buon trampolino per ripartire nel 2012 come fu fatto nel 2011. Lo Scudetto resta un miraggio, ma la zona Champions no e allora ecco che Cesena e Lecce saranno tappe fondamentali in questo senso.

Magari, poi, l'appetito verrà mangiando, e sotto l'albero, oltre al panettone, Ranieri potrà trovare anche qualche bel regalino da scartare e piazzare nel suo scacchiere. Papà Moratti ha chiesto di fare prima i compiti e, per premio, forse arriveranno i doni tanto auspicati. Magari non saranno extra-lusso, ma di certo ben accetti.


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