Quaresma? Una cessione che frutterà, ma solo tra sei mesi
Contento a metà. Josè Mourinho si sarebbe aspettato di certo un mercato in uscita più ricco da parte della società nerazzurra, che invece è riuscita a piazzare altrove solo due dei quattro/cinque giocatori in esubero. Il tecnico portoghese sperava di trovarsi, alle 19.01 di lunedì sera, con una rosa più parca, di quelle che piacciono a lui. Invece da oggi ad Appiano Gentile non si presenteranno più i soli Olivier Dacourt e Ricardo Quaresma. Due problemi per l’allenatore, anche se in forma diversa. Il centrocampista francese, arrivato all’Inter a parametro zero nel 2006 (sostituì il partente Cristiano Zanetti), ha collezionato in nerazzurro 52 presenze in tutte le competizioni, ma quest’anno non ha giocato neanche un minuto. A conferma della volontà dell’allenatore portoghese di non puntare su di lui. Una scelta dovuta anche all’età del centrocampista, 34 anni, che ha comunque dato un contributo importante all’Inter di Mancini, soprattutto in momenti di emergenza in mezzo al campo. Dacourt tornerà in Premier League, campionato che conosce bene, dove vestirà la maglia del Fulham.
Discorso totalmente diverso per Ricardo Quaresma (13 le presenze stagionali in campionato e sei in Europa), la cui “epurazione” è stata decisa solo all’ultimo momento. La prestazione contro il Torino ha acuito il malumore dell’ambiente nei confronti del Trivela, arrivato all’Inter con un biglietto da visita di tutto rispetto, ma rivelatosi inadeguato al nostro campionato. Mourinho lo ha voluto fortemente, tanto da convincere Moratti a fare un esborso non indifferente. Peccato che sia stato poi proprio il suo maggior sponsor a dargli il benservito, una volta verificata l’impossibilità di recuperarlo. Secondo Moratti un’esperienza all’estero, nel Chelsea, gli potrà solo far bene. Il dubbio però permane: Quaresma, quando varcò i confini portoghesi, lo fece per giocare nel Barcellona, dove non lasciò ricordi indelebili, tanto da essere rispedito al mittente. La storia si è ripetuta anche con la maglia nerazzurra. È possibile che questo giocoliere del pallone non sia in grado di esprimersi ai suoi potenziali livelli in un calcio che parla un’altra lingua? Adesso passa sotto l’ala protettiva di Felipe Scolari, che lo ha conosciuto ai tempi del ruolo di ct del Portogallo. Per Quaresma potrà essere un incentivo in più per far bene.
Il Trivela, aggettivo che ormai sa di sfottò da parte dei tifosi, è stato spedito a Londra con la formula del prestito, ma ad oggi non è dato sapere se tornerà in Italia. Il suo trasferimento ai Blues cela (neanche troppo) un’altra operazione di mercato imbastita dalla soietà di via Durini. Quella relativa a Didier Drogba. Il prestito di Quaresma rappresenterebbe infatti una sorta di anticipo per acquistare il cartellino dell’ivoriano, da tempo promesso sposo di Mourinho. E a giugno il prestito potrebbe diventare cessione definitiva, con viaggio nella direzione opposta da parte di Drogba. Insomma, l’Inter potrebbe trarre benefici anche da un’operazione fallita come quella di Quaresma. Per la serie, ottenere il massimo anche dalle situazioni peggiori....