Quel dolce ricordo sbiadito dal tempo
Riecco il Benfica. L'Inter ritrova sul cammino europeo le Aguias portoghesi, già incrociate nella campagna Champions dello scorso anno. All'epoca si trattava di quarti di finale, stavolta i campioni di Portogallo arrivano a Milano come teste di serie del Gruppo D. Non inganni il tonfo della prima giornata al Da Luz contro il Salisburgo, gara condizionata dal rosso in avvio ad Antonio Silva.
La squadra di Inzaghi conosce alla perfezione l'avversario odierno e certamente non si lascerà condizionare dal dolce ricordo di qualche mese fa: adesso è tutta un'altra storia. Entrambe hanno cambiato diversi elementi e proprio i risultati della prima giornata - 1 punto per l'Inter; 0 per il Benfica - fanno sì che la sfida del Meazza sia già carica di significati in chiave qualificazione.
Dopo un inizio clamoroso, una settimana fa è arrivato lo scivolone interno con il Sassuolo che deve fungere da segnale d'allarme: guai ad abbassare la guardia. La formazione di Schmidt è piena di talento, soprattutto dalla cintola in su. Inzaghi non si fida e fa bene: il livello è molto alto e servirà la miglior versione dell'Inter per portare a casa l'intera posta in palio.
"E a mano a mano si scioglie nel pianto quel dolce ricordo sbiadito dal tempo". Il passato è passato. Oggi è un'altra vita. Un'altra Inter che punta ancora al massimo. Sogno impossibile? La sensazione è che stasera qualche risposta in tal senso arriverà.