Questa è la vera Inter?! Domanda o sentenza, a fine ottobre i primi giudizi. Così non si va da nessuna parte
"Questa è la vera Inter?" Oppure. "Questa è la vera Inter!". Io non so ancora da che parte stare, ma sicuramente l'Inter 2024/2025 ammirata fin qui non è lontanamente paragonabile a quella della Seconda Stella. Eppure sono passati pochi mesi, eppure i giocatori sono sempre gli stessi, eppure l'allenatore è lo stesso. E' cambiata la proprietà, quella sì, ma non ci sono stati scossoni e ribaltamenti sul rettangolo verde di gioco.
E come può allora l'Inter di Simone Inzaghi andare tre volte in vantaggio contro la Juventus, subire anche una mini rimonta nel mezzo, e uscire da San Siro con un solo punto e con 4 gol subiti? Non si può e questo deve essere il punto di partenza di ogni possibile ragionamento o discussione. Non si può regalare alla Juve due gol nel primo tempo in quel modo, non si può permettere alla Juve di rientrare in partita sul 4-2, non si può fallire diverse volte il gol del 5-2 e regalare poi nel finale due gol fotocopia allo stesso giocatore avversario.
Le assenze sono pesanti, ambo i lati, ma non contano. Perché una volta manca Acerbi, un'altra Barella, un'altra Calhanoglu, un'altra Dimarco e così via. La verità è che è mancata fin qui una squadra affamata e unita in campo, che puntualmente si scioglie davanti alle prime difficoltà. Era successo già nel derby contro il Milan, questa volta in casa contro la Juventus. Bisogna anche saper leggere le partite. Oggi, ad esempio, magari è stato inutile cercare il 5-2 in quel modo.
E sono già due i big match falliti a San Siro. E intanto il Napoli vola a +4. Certo, il campionato non è andato, nulla è compromesso e tra due settimane avrai la possibilità di sfidare lo stesso Napoli a San Siro dopo due giornate di campionato sulla carta a te favorevoli. Empoli e Venezia le rivali dell'Inter, Milan e Atalanta quelle del Napoli. Ma da questa Inter ormai possiamo aspettarci di tutto. La sensazione è che la squadra stia pagando qualcosa a livello fisico e mentale ed è in questi casi deve venir fuori il collettivo. L'Inter non ha perso ed è arrivata a questa partita dopo aver battuto Udinese, Torino, Roma, Stella Rossa e Young Boys. Ma è come se lo avesse fatto contro la Juve. L'amarezza è tantissima e ora toccherà ai Campioni d'Italia, prima della sosta, rispondere alla domanda: ma qual è la vera Inter?