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Questo mercato è una "Joya" infinita o quasi

di Raffaele Caruso

Paulo Dybala presto diventerà un nuovo giocatore dell'Inter. Difficile, quasi impossibile, pensare che l'affare possa saltare quando un uomo di mercato esperto come Marotta sbandieri a tutto il mondo la visita del suo agente nella sede ufficiale nerazzurra.

Mancano gli ultimi dettagli, poi l'ex numero 10 della Juventus vestirà la maglia dell'Inter. Un colpo di mercato che forse sta passando un po' inosservato, ma per quello dovremo aspettare l'inizio della stagione e le prime giocate di Paulo a San Siro.

Un mercato in cui l'Inter, per ora, sta recitando un ruolo da assoluta protagonista. Marotta oggi è stato piuttosto chiaro e ha ribadito che la volontà della dirigenza è quella di regalare ad Inzaghi una squadra completa, o quasi, entro la fine di giugno. Per questo la dirigenza nerazzurra ha già definito gli arrivi di Onana e Mkhitaryan, bloccato Asllani Bellanova, il tutto mentre tratta il ritorno di Lukaku, l'acquisto di Cambiaso e Milenkovic e ha in pugno Bremer. Ma non solo, perché è molto attiva anche in uscita con l'obiettivo di sistemare tutti gli esuberi e i giovani per fare cassa.

Il tutto però ha un prezzo e, con probabilità, salvo miracoli, i tifosi interisti dovranno dire addio ad un loro beniamino. Dopo l'uscita dell'agente di Bastoni e quella dell'agente di Lautaro in esclusiva a FcInterNews, l'indiziato numero uno sembra essere Milan Skriniar. Il Psg lo ha messo nel mirino, sarà difficile resistere qualora a Milano arrivi un'offerta sui 70 milioni di euro. Il legame però tra il mondo interista e Skriniar è molto forte, tanto che il difensore slovacco, dopo aver ereditato la fascia di capitano della propria Nazionale, è tutt'oggi l'indiziato numero uno a raccogliere anche l'eredità di Handanovic in casa Inter. Riusciremo a resistere anche a questo assalto? La speranza è che nessun big da novanta lasci Milano, allora sì che sarà una "Joya" infinita questo mercato. In caso contrario, a malincuore, dovremo digerire l'addio, terribile, ma non abbatterci. 


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