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Raiola, a che gioco giochiamo?

di Domenico Fabbricini

E' praticamente saltato alla ribalta nelle ultime settimane parlando, in maniera senza dubbio preoccupante per i tifosi nerazzurri, dei suoi assistiti, in particolare Ibrahimovic e Maxwell. Parliamo di Mino Raiola. Qualche giorno fa, parlando dello svedese, aveva infatti dichiarato: "Con l'Inter ha altri tre anni di contratto, ma se vuole andar via, lo farà. Il giocatore ha sempre imposto la sua volontà". E ciò ancor prima della sfida di Manchester che ha lasciato tanto amaro in bocca ad Ibra. Ieri, invece, il secondo fulmine a ciel sereno, quel "Maxwell a fine stagione lascerà sicuramente l'Inter per giocare con più continuità. E' uno dei migliori terzini al mondo, le richieste non sono mai mancate e certamente non mancheranno a giugno". Senza dimenticare il trambusto creato parlando di un interessamento del Real Madrid per Mourinho. Dato per assodato che i procuratori spesso amano parlare con i media per mettere in risalto una condizione di un proprio assistito (magari proprio su precisa indicazione) o per far salire le quotazioni di un calciatore, ci chiediamo: perché proprio ora queste esternazioni?

Il capitolo Maxwell merita sicuramente un discorso a parte: il terzino, titolare fino a qualche tempo fa, è praticamente chiuso da Santon e piacerebbe al Milan per parola di Raiola e dello stesso Ancelotti (magari in alternativa a Maldini, che si ritirerà a fine stagione). Ma sarebbe interessante capire se è nelle reali intenzioni di Maxwell lasciare l'Inter o solo un tentativo di creare rumore attorno a un calciatore bravo ma finito ai margini della prima squadra. Sicuramente in un'altra compagine troverebbe più spazio, ma non dimentichiamoci che in un campionato lungo e ricco di impegni un solo calciatore di ruolo non può bastare, e potrebbe ritrovarsi spesso a fare la staffetta con Santon, che a 18 anni non può giocare sempre in campionato, coppa, e nella prossima Champions League. Gli stessi tifosi dell'Inter oggi, numerosi al nostro sito, hanno posto il veto alla cessione di Maxwell. Rivedere le garanzie verso il calciatore che le merita, questo sì, ma non è un po' troppo presto per dire che lascerà sicuramente la squadra? Si è parlato di richieste boom per il rinnovo del brasiliano, addirittura tre volte lo stipendio attuale, non sarà un po' troppo per un calciatore non titolare? O solo un modo per far capire che lo si potrebbe perdere da un momento all'altro?

Ancor più incomprensibile il baccano creato attorno ad Ibrahimovic, lo svedese ha sempre dichiarato di trovarsi bene all'Inter, ha un contratto ancora di tre anni, ha da poco ottenuto il ritocco dell'ingaggio grazie proprio al suo procuratore ed è attualmente il giocatore più pagato al mondo, oltre a un essere la bandiera dell'Inter. Cosa volere di più? Una nuova sfida? Ma perché parlare di possibile partenza a qualificazione Champions ancora aperta? Certo, se Moratti lo lasciasse davvero partire con la sua cessione e i soldi risparmiati del suo ingaggio potrebbe costruire davvero un organico da sogno (e da Champions), ma perché Ibra dovrebbe voler lasciare l'Inter? Lasciamolo giocare tranquillo, tra l'altro il pubblico ha dimostrato domenica sera, ancora una volta, l'affetto che nutre nei suoi confronti, e lui lo ha ripagato con due delle sue solite gemme. Conosciamo tutti le enormi potenzialità di questo ragazzo, e allora giù le mani da Ibra.


Raiola: "Impossibile che Maxwell rimanga all'Inter"
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