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Reset!

di Marco Barzaghi

Come dopo una grande delusione d’amore non c’è niente di meglio di un lungo viaggio per dimenticare e provare subito a ripartire. Vedere posti nuovi e gente diversa, viaggiare e respirare un’aria fresca e frizzante per ritrovarsi. In questo senso l’Inter deve sfruttare la lunga e disagevole trasferta di Kazan per resettare tutto il suo disco fisso, ripulirlo da virus e veleni per ritrovare quella spensieratezza che è sempre stata una delle chiavi vincenti della nuova Inter d’alta classifica di Stramaccioni. Tante ore di aereo, il freddo e il gelo di Kazan per pensare, riflettere e soprattutto dimenticare. L’Inter deve così lasciare nella stiva del Boeing che l’ha portata a Kazan il dossier sui torti arbitrali, il rigore di Ranocchia e la stangata del giudice sportivo, le polemiche e la guerriglia infinita con la Juventus. Viaggiare per rinascere, un modo antico per ritrovarsi perché aver conquistato un solo punto nelle ultime due partite con Atalanta e Cagliari, dopo l’esaltazione massima dello Stadium, ha comunque tagliato le gambe a Zanetti e compagni.

Adesso bisogna cancellare tutto, sfruttare la tranquillità dell’Europa League che, nonostante le fatiche, può dare una grossa mano ai nerazzurri per buttarsi tutto alle spalle e riprendere quella striscia che li aveva portati a un solo punto dalla Juve.

Episodi arbitrali a parte l’Inter ha infatti concesso troppo a Cagliari e Atalanta e, tra infortuni e stanchezza di qualche uomo, soprattutto a centrocampo, ha subito un calo involutivo che bisogna stoppare subito. Il tridentone da sogno, per la squalifica di Cassano dovrà comunque ritornarsene nel cassetto per un paio di settimane, nel frattempo Coutinho e Guarin, in attesa del ritorno di Sneijder, sono di nuovo abili e arruolabili, l’infermeria inizia a svuotarsi e Strama ha così la possibilità di tornare camaleonte. Basta formazioni obbligate, “AS” avrà di nuovo la possibilità di cambiare moduli e schieramenti, cercando di stupire tutti con le sue invenzioni dell’ultimo momento, con la speranza che anche chi, per un motivo o per l’altro, non ha ancora inciso, come Alvarez, Sneijder o Pereira, Stankovic, Obi o Chivu, inizi a dare un contributo importante.

I punti di distacco dalla Juve rimangono sempre 4, così come il calendario che sulla carta dovrebbe dare presto altre occasioni agli Strama’s per tornare a soffiare sul collo dei rivali di sempre per mettergli ancora più pressione. Non c’è quindi nessuna fretta, c’è tutto il tempo per ritrovare i punti persi e l’equilibrio perduto nelle ultime partite. Basta solo resettare tutto e dimenticare, sfruttare la doccia ghiacciata di Kazan per pulire il disco fisso e ripartire, sereni e spensierati come sempre.


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