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Ritardo sul nuovo stadio: le ragioni. Attacco, che occasione dalla Premier

di Guglielmo Cannavale

Nuovo stadio, nuovi problemi. L'Inter sta lavorando per abbandonare San Siro, ma non prima del 2017. Dopo l'accordo tra Inter e CRCC, siglato a inizio agosto, si è lavorato per definire e ultimare i dettagli, per poter chiudere l'affare ufficialmente e iniziare a progettare lo stadio. Ci sono però dei piccoli intoppi che obbligano l'Inter a ritardare il closing, nonostante ci sia l'accordo tra le parti. Subirà quindi uno slittamento la chiusura ufficiale dell'affare, sicuramente a dopo il 29 ottobre (data del prossimo Cda). Un problema burocratico, normative cinesi che rallentano gli investimenti al di fuori della Cina.

Oltre ai problemi di natura burocratica, però, ci sono anche piccoli intoppi politici che rallentano la chiusura. In Cina infatti non viene visto di buon occhio un investimento così importante da parte della China Railway Construction Corporation, una delle più grosse aziende della nazione. Per questo la società cinese sta aspettando il momento giusto anche per questo motivo, aspettando il sì definitivo dal governo cinese. Anche per un investimento di così ampia portata in Italia. Si continua comunque a lavorare sul progetto, sull'area (San Donato sempre in vantaggio) e sui dettagli finali. Sperando che entro l'anno si possa chiudere, risolvendo gli ultimi problemi.

Dallo stadio al campo, l'Inter vuole continuare a rinnovarsi. Tra gennaio e giugno, l'Inter comprerà un attaccante. Massima fiducia in Diego Milito, ma da solo non basta. L'ha spiegato anche Andrea Stramaccioni in conferenza stampa, il Principe è l'unico insostituibile per caratteristiche. E allora l'Inter si muove per cercare un vice o dopo Milito. Il nome giusto può essere quello di Demba Ba. L'attaccante senegalese, nato in Francia, si sta dimostrando uno dei migliori giocatori della Premier League. Da gennaio si attiverà una clausola che gli permetterà di liberarsi dal Newcastle per 8,5 milioni di euro. Una cifra sicuramente più bassa rispetto al valore del giocatore, forte fisicamente (alto 1,89 m) e bravo tecnicamente. Un attaccante completo, che può giocare da prima punta ma anche insieme a un altro centravanti.

Ha il contratto in scadenza nel 2014 e soprattutto una clausola che gli permette di cambiare squadra. Per questo c'è una grande concorrenza, già per gennaio. Molti grandi club inglesi lo vogliono, ma il giocatore sarebbe disposto a valutare anche possibili offerte dall'Italia. In questa stagione ha già segnato 6 gol in 8 partite di Premier, 16 reti l'anno scorso e 17 due anni, dove ha giocato metà stagione all'Hoffenheim. Ha 27 anni, è nel pieno della maturità e pronto per una grande squadra. Può essere la soluzione giusta per puntare in alto, per il presente e per il futuro.


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Domenica 15 dicembre