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Scelte di campo

di Christian Liotta

Mercato, sempre mercato, fortissimamente mercato. Mercato che non c’è: mancano tre giorni al gong per le trattative di gennaio e di arrosto in mezzo a tanto fumo se ne vede ben poco. Il tifo vibra di apprensione, anche perché viste le ultime partite contro Lazio e Napoli si reclama ancora l’esigenza di immettere forze nuove, e possibilmente di qualità, al più presto possibile. Fino a che punto calmeranno le acque le parole di Wesley Sneijder, uno che avrebbe potuto essere protagonista di una partenza eccellente quest’estate, che in patria, come abbiamo scritto ieri, ha affermato che le ‘vacche magre’ in tema di calciomercato, escludendo forse la Russia, potrebbero essere addirittura lo scenario dominante dei prossimi anni? Attendiamo con pazienza che Platini faccia i fatti con il Fair Play Finanziario, manovra assolutamente necessaria ma che agli occhi dei più per adesso sembra erroneamente solo un fuoco di paglia...

E soprattutto, quest’oggi si torna in campo, ed è questa adesso la cosa che conta: l’Inter torna a giocare alle ore 15, quasi una novità di questi tempi; c’è un Lecce cui la cura Cosmi sembra dare i primi positivi effetti, soprattutto su Di Michele che nelle ultime partite ha infilato una serie di gol a catena e adesso lancia il guanto di sfida a Diego Milito. C’è soprattutto una zona Champions da agganciare, un traguardo che a questo punto diventa fondamentale perché, come ha ben sottolineato ieri il nostro allenatore, ci sono in ballo tante questioni, di prestigio e non solo.

Per questo motivo, fa bene Claudio Ranieri a focalizzarsi su questa partita e ad accantonare tutti gli altri pensieri. E faremmo bene tutti quanti a pensare che in questo momento della stagione, con un mese di febbraio che sta per entrare e ch porterà in dote anche il ritorno della Champions League, e con un campionato che sembrava compromesso e che ora invece regala prospettive ben più felici, anche se lì davanti nessuno molla e dietro ci sono squadre che incalzano. Ranieri ha ricompattato il gruppo al grido: “Noi non siamo finiti” e il gruppo lo sta seguendo, ora c’è una scelta da fare: scegliere se stare con la squadra, se credere che questo gruppo può ancora darci qualche soddisfazione oppure lasciar perdere e abbandonarsi ai pensieri più grigi. Insomma, fare una scelta di campo: scelta che però sia definitiva, e che non dipenda da un derby vinto piuttosto che da una sconfitta in Coppa Italia. 

A proposito di scelte di campo… leggo con soddisfazione che forse Inter e Milan stanno pensando di operare una rivoluzione per lo stadio di San Siro con la posa di un terreno di gioco in sintetico. E meno male, verrebbe da dire: ormai la situazione ha sfiorato anche toni grotteschi, e se nemmeno il materiale usato per l’ultima rizollatura, annunciato come rivoluzionario e rivelatosi cedevole come tutti gli altri, allora perché andare avanti con un costoso accanimento terapeutico a suon di rizollature?
 


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