Scommesse illegali, 18,5 miliardi all'anno: in Italia serviva il 'caso mediatico'. E il sistema va a rotoli
Il problema delle scommesse illegali in Italia è un po' come le falle strutturali che caratterizzano il nostro Paese. Esistono da tantissimo tempo, nessuno fa qualcosa per combatterle e tutti iniziano ad accorgersene quando scoppia il 'caso mediatico'. Tutto è partito dallo 'scoop' di Corona, che lo scorso 4 agosto disse senza indugi che Fagioli fosse altamente indebitato per scommesse su siti non autorizzati. E' stata aperta un'inchiesta dalla Procura di Torino, ma si tratta solamente della punta dell’iceberg. Il mercato illegale del gioco online vale almeno 18,5 miliardi di euro all’anno, malgrado le azioni e i controlli del Mef e i blitz delle procure di mezza Italia.
Un nemico invisibile ai palazzi del potere ma molto spesso visibile nelle difficoltà di persone che si divorano il proprio patrimonio da un giorno all'altro. I luoghi in cui si raccoglie questa valanga di denaro sono stati per anni veri e propri “porti franchi” per i giocatori, con transazioni in contanti alla faccia di tutte le normative nazionali ed internazionali sulle forme di riciclaggio.
Siamo nella sosta delle Nazionali. E ripetiamo che il calcio italiano è allo sbando più totale. La Federazione continua a sbagliare tutto quello che si può sbagliare, ma nessuno ha il coraggio di dimettersi. Situazione specchio di un Paese che basa sul poltronismo le sue istanze ontologiche. Il sistema è già crollato e si fa finta di niente.
Tutto all’apparenza funziona alla grande: le squadre italiane che vanno avanti in Europa sono lo specchietto per le allodole. Ogni anno (e questo non fa eccezione) falliscono diverse squadre, altre si iscrivono senza le dovute garanzie economico-finanziarie. Accade nel professionismo: i settori giovanili sono allo sbando, non ci sono strutture e molto spesso anche le compagini professionistiche si ritrovano a dividere il campo di gioco per gli allenamenti di leve differenti.
Ma serviva il caso mediatico di Fagioli e di altre pedine per smuovere le acque nel binario delle scommesse illegali? E per i siti pirata? E per le riforme? Tutto a posto, sig. Gravina... andiamo avanti così, alla grande!