Sicuri sia lui ciò che serve?
Spero di sbagliarmi, ma sinceramente nutro più di un dubbio sull'arrivo di Lucas Pezzini Leiva. Come vi avevamo raccontato varie settimane fa, la società sta chiudendo per quel profilo ricercato da tempo, già quando in panchina c'era Frank de Boer. Una sorta di sostituto di Gary Medel,con doti finalizzate più alla distruzione che alla costruzione del gioco. E dopo il suo ko tutto è stato accelerato, con il classe '87 di Dourados che ora si sta avvicinando a grandi passi ad Appiano Gentile.
Un arrivo, se vogliamo, anche intelligente dal punto di vista numerico. A maggior ragione se si considera che Stefano Pioli dovrebbe insistere con il Pitbull difensore centrale, una volta ovviamente rientrato dall'infortunio. I miei dubbi non riguardano infatti l'identikit del giocatore individuato per rinforzare la mediana, bensì il valore dello stesso. Per quanto mi riguarda, la domanda sorge spontanea: siamo sicuri che il quasi ex Liverpool sia l'uomo che serve a questa Inter?
Il brasiliano ha davanti a sé ancora tanti anni di carriera (il prossimo 9 gennaio compirà 30 anni), ma da parecchie stagioni non offre il meglio del proprio repertorio. E a ciò va aggiunto il fatto che, top player, non lo è mai stato. E forse anche in Corso Vittorio Emanuele sono consci di questo, al netto della trattativa basata sul prestito secco fino a fine stagione, con diritto e non obbligo di riscatto. Un'operazione senza rischi, una mossa secondo me logica da parte della dirigenza.
Propongo ora un'altra questione, un altro dubbio. Anzi due. Siamo sicuri che l'attuale 21 dei Reds sia superiore a Felipe Melo, che bene ha fatto nelle ultime uscite? Con questo possibile arrivo, l'attuale centrocampista dell'Inter saluterebbe con ogni probabilità Milano, ma come valore tecnico non penso abbia qualcosa da invidiare a Lucas Leiva. Senza dimenticare che quest'ultimo difficilmente potrebbe pareggiare l'attaccamento alla causa dell'ex Galatasaray, che ha sempre dato più del 100%, nonostante qualche pecca dal punto di vista tecnico e fisico.
La seconda analisi riguarda Geoffrey Kondogbia: nei giorni scorsi il grande ex Luigi Simoni ha spiegato che un eventuale arrivo di un giocatore 'normale' potrebbe rappresentare un rischio (dal punto di vista del minutaggio) per il francese, che contro la Lazio ha offerto una prestazione convincente. Gigi, in soldoni, ha detto: "Ben venga un campione, questo è ovvio, ma non un acquisto di medio livello. Sarebbe controproducente per la crescita di Kondogbia, un pericolo". Pur non avendo più grossa fiducia nei confronti dell'ex Monaco, mi trovo pienamente d'accordo con tale analisi.
Queste le mie perplessità su un centrocampista (talvolta difensore centrale) che non mi ha mai convinto in pieno, nemmeno nei momenti migliori della propria carriera. Spero per l'Inter di sbagliarmi e che questi miei dubbi possano essere spazzati via da Lucas Leiva il prima possibile a suon di prestazioni. Perché le alternative (anche più forti) a parer mio non mancano.