.

Stramiamoli!

di Marco Barzaghi

L’Inter adesso si trova di fronte a un bivio, forse il più importante della stagione, un esame quasi decisivo per cercare il salto di qualità che le serve per spiccare il volo e convincersi che si può subito fare qualcosa di grande. Un bivio che si chiama derby, una partita da vincere per cancellare definitivamente le sconfitte con Roma e Siena e dimostrare che sono state solo dei passaggi dolorosi per crescere e continuare così a costruire, mattone dopo mattone, il nuovo progetto. La Strama Inter è chiamata a farlo proprio contro i cugini che stanno provando a rialzare la testa, una sfida che vale doppio, da vincere per la supremazia cittadina ed evitare una pericolosa rinascita del Milan, che con la rivoluzione d’ottobre potrebbe tornare squadra vera e temibile.

Per cercare di farlo Stramaccioni ha già sacrificato sull’altare del dio derby Zanetti, Samuel, Milito, Cassano e Palacio, esentati dalla trasferta di Baku, oltre a Nagatomo e, parzialmente, Ranocchia. Sette uomini per provare a ripetere il 4 a 2 dell’ultima stracittadina, l’espressione massima, fino a questo momento, della Strama Inter, una vittoria bellissima che convinse Moratti che quello con l’allenatore romano era vero amore, degno di un triennale e di un progetto a lungo termine. All’alba a Malpensa, di ritorno dall’Azerbaijan, nonostante il bel 3 a 1 contro il Nefchi e una trasferta kilometrica e devastante per la lunghezza degli spostamenti, negli occhi dei giocatori nerazzurri non si leggevano stanchezza o rilassatezza, ma già la concentrazione per la sfida più importante che senza più l’Europa League di mezzo adesso può occupare tutte le loro energie.

Sembra che la difesa a 3 in un sol colpo abbia risolto tutti i problemi che aveva l’Inter, non solo di gioco e costruzione ma anche di sicurezza e tranquillità. Juan e Ranocchia sembrano insuperabili e tranquilli in ogni loro giocata e così tutta la squadra che adesso non ha più quella paura delle ripartenze veloci degli avversari che spezzavano cuore e gambe. Non solo difesa a 3 perché l’infortunio di Sneijder ha paradossalmente risolto tanti problemi a Stramaccioni, che ha ritrovato in un solo colpo l’equilibrio perduto e anche un Coutinho scintillante che dopo la magia in Europa League chiede strada anche contro il Milan.
Adesso però arriva la madre di tutte le partite per capire a che punto della strada della rinascita si trova il Biscione targato Strama, per dare un seguito alle belle prove contro Fiorentina e Neftchi e capire veramente il valore dei nerazzurri.

Si gioca pure in trasferta, dove l’Inter continua a essere un rullo compressore impressionante, in un San Siro tinto di rossonero, un motivo in più per cercare di spiccare il volo proprio domenica sera, sulla testa del diavolo.


Altre notizie