Succede. Vedremo quando, ma succede
L’essere arrivati a sei partite dalla fine del campionato con la possibilità di battere il Milan e conquistare il Tricolore significa che l’Inter ha disputato un torneo assolutamente strepitoso. Poi lunedì potrà succedere tutto e il contrario di tutto. Ma l’assunto di base non cambierà. Questa Serie A è stata letteralmente stradominata dall’Inter, che attraverso un gioco spumeggiante e brillante ha surclassato le sue rivali.
Chiaro che un successo contro i rossoneri sarebbe la ciliegina della ciliegina di una torta tutta da gustare, ma quel che conta sarà conquistare la seconda stella. Dovesse succedere contro il Diavolo – soprattutto per i tifosi – sarebbe l’apoteosi, perché tra 20-30-40 anni tutti i sostenitori dell’Inter, così come quelli del Milan, si ricorderanno del 22 aprile 2024. Ma un pareggio o una sconfitta rimanderebbero solo quello che oramai sembra inevitabile, cioè il trionfo interista. Altrimenti Lautaro e compagni festeggeranno comunque uno Scudetto storico.
Che ci si goda insomma quest’ultima parte del percorso, perché non è che tutti gli anni puoi chiudere virtualmente il discorso Scudetto a marzo, giocando poi in un modo così spettacolare. Bravo Inzaghi, che finalmente vincerà un campionato. Se lo merita, soprattutto per le tante, troppe critiche, ricevute negli anni precedenti. Brava la dirigenza che ha costruito una squadra che è un piacere vedere. Bravi i calciatori che hanno onorato la maglia e centreranno l’obiettivo.
Non si deve dire gatto se non ce l’hai nel sacco, ma resto convinto che questo mese Milano si colorerà di nerazzurro. Quel: “Non succede, ma se succede” che tra l’altro non ha portato benissimo a chi l’ha utilizzato, proprio perché alla fine non è successo, per l’Inter sarà: “Succede. Vedremo quando, ma succede”.